Emiliano Viviano, portiere del Fatih Karagümrük ed ex portiere tra le altre di di Fiorentina, Sampdoria e Bologna è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it su Twitch TvPlay
Juventus, Inter, l’alternanza dei portieri, l’esonero di Mihajlovic e le difficoltà del calcio italiano: Emiliano Viviano commenta i temi caldi dell’ultima settimana.
Queste le sue parole:
SULLE DIFFICOLTA’ ITALIANE IN EUROPA – “Le vittorie bisogna costruirle. Se si vuole arrivare a pareggiare un certo livello devi arrivare a costruire qualcosa. Con i soldi non ce la facciamo visto che ci sono club come il PSG o la Premier, bisogna arrivarci con le idee. Bisognerebbe analizzare tutte le squadre. Io sono un giochista”
SULLA JUVENTUS – “Bisogna cercare di avere rispetto per Allegri, che è un allenatore che ha vinto molto. La storia della Juventus dice che li vincere è sempre stato sofferenza e battaglia. Squadre forti, ma senza offendere nessuno non ricordo una Juventus che giocasse veramente bene. Era la squadra più forte, con personalità e giocatori forti. Si è provato un po’ a cambiare con Sarri e Pirlo ma è stato accantonato, e si è tornato a prendere i Pogba e Di Maria e vincere con i giocatori. Il problema è che ci sono squadre più forti e solo i giocatori non bastano. Poi magari ci vuole solo tempo. Della vecchia guardia è rimasto solo Bonucci e hanno preso tanti giovani. Però sono mancati Pogba, Chiesa e di Maria e son stati nella propria metà campo contro lo Spezia. Questo non va bene”.
SULL’INTER – “L’Inter è stata surclassata. Il Bayern Monaco però nella forza dei giocatori non è il PSG. Ci è arrivato tramite altre cose. Si è un pochettino involuta. Sono un estimatore di Inzaghi, ma quest’anno sta avendo qualche difficoltà. Per esempio lo scorso anno hanno avuto un bel gioco sugli esterni, ma adesso Gosens e Dumfries per caratteristiche stanno facendo fatica. Poi ci son giocatori che non stanno rendendo al meglio”
SUGLI ALLENATORI – “Gli allenatori hanno bisogno delle giuste situazioni. Guardiola adesso non potrebbe allenare l’Inter, Ancelotti ha avuto difficoltà al Napoli ed è perfetto per il Real Madrid…ognuno ha le sue situazioni ideali”
SU MOURINHO – “Secondo me si sta evolvendo, ha cambiato staff e modo di giocare. Non è il Mourinho di prima. Anche perché con tutto il rispetto non allena più il Chelsea”
SUGLI ALLENATORI AVUTO IN PASSATO – “Mihajlovic e Cosmi grandi motivatori. Giampaolo migliora i calciatori. Io sono andato via dalla Samp dopo una discussione con lui, ma posso dire sicuramente che con i suoi difetti sicuramente migliora il calciatore. In determinate situazioni è un allenatore bravo. Poi sono convinto che il Milan in quella situazione non possa allenarlo, perché ha altre qualità”
SU MIHAJLOVIC – “Non me lo aspettavo. Mi danno fastidio alcune cose che sono uscite questa settimana, il Bologna per due anni si è comportato benissimo con Sinisa. Si poteva fare sicuramente una riflessione diversa in estate. Mi dispiace ma credo che quello che si è formato tra Sinisa e il Bologna resti”
SU PERIN E SZCZESNY – “Mattia meriterebbe la porta della Juve, e sta dimostrando di meritarsela. Non ha avuto opportunità e sta facendo vedere di poterci stare benissimo. Non credo però che Szczesny abbia demeritato. E’ una gatta da pelare per Allegri”.
SULL’ALTERNANZA DEI PORTIERI – “Se me lo chiedevi 10 anni fa ti dicevo no. Invece il calcio si sta evolvendo e credo si possa arrivare a valutare settimanalmente il portiere”
SU HANDANOVIC – “Handanovic ha fatto 10 anni di Inter ed è giusto dargli credito. Secondo me l’Inter avrebbe dovuto pensare anche prima ad un cambio. Si deve pensare che il cambio ci sarà. Ljui e Onana inizieranno ad alternarsi un po’”.
SULL’EVOLUZIONE DELLA DIFESA – “Prima c’erano i difensori all’italiana, come Chiellini, e si difendeva basso. Adesso si fa verso il modello Kim, che si può permettere di avere campo alle spalle. Le squadre giocano più alte. Il calcio si è evoluto”
SU MERET – “E’ stato bravo. Sta facendo bene e mostrando personalità dopo un’estate dove ogni giorno era sui giornali. Può fare assolutamente il titolare del Napoli”
SULL’AVER PENSATO DI AVERE POTUTO AVERE UNA CARRIERA DIFFERENTE – “Certo. Io però non avevo voglia di fare niente (ride ndr). Mi son sempre adagiato sul talento. Alcune cose le ho capite in ritardo. Il portiere è un ruolo particolare. Se le grandi squadre hanno portieri forti è complicato trovare spazio in quelle squadre li anche se sei bravo. Io ho iniziato quando c’erano Buffon, Dida, Julio Cesar…”
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