I Mondiali sono alle porte e in Argentina i tifosi sono pronti a tutto pur di seguire la squadra di Messi sognando una clamorosa vittoria
Stando agli ultimi conti ufficiali effettuati dal ministero degli esteri argentini, di concerto con agenzie di viaggi e compagnie aeree i tifosi che partiranno dall’Argentina per seguire la Seleccion albiceleste saranno non meno di ottomila.
Cui bisogna aggiungerne almeno altrettanti che vivono tra Europa e Asia e che hanno risparmiato per anni pur di seguire la squadra nel momento più atteso.
La vittoria in Copa America a spese del Brasile ha scatenato ancora maggiore entusiasmo intorno all’Argentina. E il buon momento di Leo Messi, al suo ultimo mondiale ma protagonista fin qui di una stagione eccellente con il Paris Saint Germain, scatena un grande entusiasmo.
In Argentina si assiste alle solite scene di ordinaria follia collettiva. Nel corso degli ultimi mesi ci sono dipendenti che si sono licenziati: e con la liquidazione finanzieranno la loro trasferta in Qatar. Altri che si sono impegnati la casa. Altri che hanno venduto tutto: macchina, mobili. Molti hanno aperto fonti di autofinanziamento online.
Una serie di interviste in Argentina alla vigilia dell’inizio dei Mondiali ha rivelato un clima di grande entusiasmo, persino un po’ folle. Qualche giorno fa una compagnia di una decina di ragazzi ha finanziato il suo viaggio preparando un gigantesco asado per tutto il quartiere. E chi non poteva spendere per andare personalmente in Qatar ha contribuito con un piccolo finanziamento alla loro folle impresa: “Al momento abbiamo i soldi per restare fino ai quarti di finale – dice Rodrigo, 26 anni, studente universitario di ingegneria, la mente del progetto – ma abbiamo un’altra settimana per fare soldi. Abbiamo risparmiato ogni centesimo per quattro anni. Viaggeremo nella stiva se necessario”.
L’Argentina è reduce da una striscia di 35 partite senza sconfitte. Ma il grande obiettivo, a oggi fallito dalla generazione di Messi, è quello di aggiungere la terza Coppa del Mondo a quelle vinte nel 1978 e nel 1986. Il tutto in un paese in profonda crisi economica.
Anche in Qatar attendono l’Argentina: ma non con lo stesso entusiasmo. Le autorità del paese ospitante hanno reso noto di una blacklist di almeno 20mila tifosi cui l’ingresso nel paese sarà vietato. Non metteranno piede fuori dall’aeroporto. Seimila di questi sono argentini. Segnalati per incidenti, o per episodi connessi a violenze da stadio. In Argentina vengono definiti “trapitos”, sono gli ultrà di strada, il prodotto delle Barrabravas, le frange più estreme del tifo argentino dei club.
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