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I 50 punti della maturità

Napoli maturità

Il Napoli si impone anche nel derby con la Salernitana e raggiunge i 50 punti nel girone d’andata: il destino è tutto nelle sue mani 

Era impossibile immaginare uno scenario di questo tipo solamente 5 mesi fa, quando per le strade di Napoli si potevano ascoltare solo mugugni. Quelli di una piazza delusa da un ottimo terzo posto del campionato precedente, a causa di una battuta d’arresto ad aprile che costò lo Scudetto, e ancor più demoralizzata per il calciomercato estivo.

Napoli maturità
Il Napoli festeggia (TVPlay.it)

Via, tra i più noti, Insigne, Ospina, Mertens, Koulibaly, Ghoulam, Fabian Ruiz, Malcuit, Luperto, Ounas e Petagna e dentro Kvaratskhelia, Raspadori, Simeone, Kim, Olivera, Ostigard, Ndombele e Sirigu. Tra addii illustri e arrivi di qualche semi sconosciuto e qualche scommessa, il dato sugli abbonamenti ad agosto recitava quota 5000, numeri da 14° posto su 20 società di Serie A.

Una risposta chiarissima del pubblico partenopeo, che a metà gennaio, invece, si trova a sognare con una squadra prima in classifica, con almeno 9 punti di margine sulla seconda (in attesa di Lazio-Milan) e agli ottavi di Champions dopo un girone dominato, con un avversario non imbattibile come l’Eintracht Francoforte.

Napoli, la vittoria della maturità

Quella di Salerno è stata per il Napoli la vittoria della maturità, quella che ormai la squadra di Spalletti, così come il suo stesso allenatore, sembra aver raggiunto pienamente. Se per il k.o. in Coppa Italia avevamo noi stesso parlato di un’eccessiva presunzione, quasi dettata dai residui di un’euforia dettata dal 5-1 alla Juventus, nel derby con i granata Osimhen e compagni non hanno sbagliato.

Napoli editoriale
I calciatori del Napoli in festa (TVPlay.it)

A proposito di Osimhen, i suoi numeri sono spaventosi: 13 gol in 15 partite di campionato, 14 in 19 gare complessive con 6 match saltati per infortunio tra settembre ed ottobre. Una rete ogni 97 minuti in Serie A, solamente Kane e Haaland hanno fatto meglio di lui. Un rendimento impressionante, come quello di Giovanni Di Lorenzo, capitano che sa parlare nei momenti giusti, soprattutto lontano dalle telecamere, quando conta di più. Per lui un gol che fa da ciliegina ad un girone d’andata sontuoso e che sblocca una sfida difficile.

Un Napoli maturo appunto, in grado di vincere anche sfide meno brillanti, chiuse, in un clima da derby e sotto il diluvio. Una rete in chiusura di primo tempo e una in apertura di secondo. Nel finale, il miracolo di Meret su Piatek che ha evitato di riaprire una partita chiusa e che nei minuti finali avrebbe potuto regalare spiacevoli sorprese agli azzurri. Un altro calciatore rinato, che ora si ritroverà a condividere lo spogliatoio con un nuovo compagno, Gollini, che ad inizio della prossima settimana prenderà il posto di un Sirigu diretto a Firenze.

Sono 11 i punti in più rispetto al giro di boa della scorsa stagione, 50 come detto quelli complessivi, superati solo 4 volte nella storia della Serie A (in tre casi dalla Juventus e in uno dall’Inter), in tutte le circostanze è stato Scudetto a fine anno. La maturità raggiunta anche da Luciano Spalletti, accusato fin troppo di crollare a gennaio, ma che ora ha davanti a sé un’occasione da non farsi sfuggire. Basterebbe replicare i 40 punti del girone di ritorno, gli stessi fatti lo scorso anno, per superare la soglia (86 punti) raggiunta dal Milan laureatosi a fine stagione Campione d’Italia. Spalletti è, intanto, diventato anche l’allenatore più vincente della Serie A con 276 successi e ora è consapevole di poter, finalmente, vincere uno Scudetto anche in Italia. Un titolo che appare ancora lontano, ma non più irraggiungibile.

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