Napoli, lo Scudetto è più vicino: lo dice la storia, lo sottolineano i numeri. Un altro record importante per Luciano Spalletti.
Napoli, vietato sbagliare. Sognare, però, è ancora concesso. Inter e Milan frenano e Spalletti può dormire sonni tranquilli. La realtà è ben più rosea rispetto alle attese. Sicuramente il Napoli non si aspettava di trovarsi dov’è: primo con 12 punti di distacco sulla seconda in classifica. A metà campionato. Neanche nei sogni migliori: a maggior ragione i partenopei non vogliono svegliarsi. Lo vedono settimana dopo settimana avvicinarsi, senza mai pronunciarlo. Qualcosa di talmente bello e atteso che fa quasi paura: tutti zitti, parla il campo. Gli azzurri non sbagliano un colpo.
Abituati a vincere, ma ancor più a rialzarsi, in questa stagione che inizialmente sembrava non dover dire nulla invece ha finito con il dire qualunque cosa. Sempre a voce bassa, perchè conta la fine. Non il tragitto. Anche se gli esperti dicono di godersi il viaggio, i partenopei fanno riferimento ad altre certezze: saper aspettare. In fin dei conti la pazienza è la virtù dei forti, ma l’euforia non può essere un peccato. Allora, se proprio bisogna trovare qualcosa per esultare, occorre appellarsi alla kabala. I numeri, le statistiche: tutte cose con cui a Napoli c’è familiarità. Le cifre non possono illudere: sono chiare e soprattutto restano dove sono, come una firma lungo la storia.
Napoli, lo Scudetto è più vicino: il record lo conferma
Il sapore illusorio viene via e il disincanto cede il passo a un barlume di consapevolezza non appena si legge in rapida successione: Juventus e Napoli, Napoli e Juventus, opposti che non si attraggono ma si combattono vicendevolmente e sportivamente. Davide contro Golia che adesso hanno invertito i ruoli in questo colpo di teatro che agevola una catarsi inattesa. Azzurri e bianconeri vicini, gli uni accanto agli altri, dalla parte dei vincenti.
Anche questo è sinonimo di soddisfazione: raggiungere i rivali di sempre per superarli. Non solo in classifica, ma anche negli annali. Le recenti statistiche, infatti, confermano che il maggior distacco di punti fra la prima e la seconda in classifica appartiene al Napoli con il +12 sul Milan. Grazie all’ex di turno, Sarri, che porta alla Lazio un poker servito: il Sarrismo dà, il Sarrismo toglie. Subito dopo – restando in ambito di record – c’è la Juventus che nel 1949-1950 ha staccato la seconda classificata di ben 11 lunghezze. Difficile fare meglio di così, eppure il Napoli – a metà campionato, con i tre punti a vittoria – ci è riuscito. Allora persino la scaramanzia si prende una pausa, perchè forse stavolta si può sognare davvero: senza svegliarsi di soprassalto.
