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Milan, mistero Adli: da promessa a oggetto misterioso

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Tra i tanti conti che non tornano al Milan ci sono anche quelli sull’impiego di Yacine Adli, cos’è successo con Pioli da quest’estate?

Il Milan campione d’Italia nonostante sia ancora secondo, non convince e non vince più. I più danno la colpa soprattutto al club, dalla proprietà per lo scarso budget alla dirigenza per il modo in cui questo è stato speso. Tra gli investimenti ad oggi rivelatisi fallimentari fa meno rumore, ma solo perché è costato meno, l’impiego pressoché nullo di Yacine Adli.

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Yacine Adli, in una delle rare occasioni in cui è stato impiegato da Pioli. (TvPlay.it)

Yacine Zinedine Adli, oltre al nome condivide parecchio altro con il fuoriclasse francese ex-Juventus e Real Madrid. Entrambi infatti sono franco-algerini, il milanista però ha scelto di giocare per la nazionale africana, nonostante sia nato in Francia. Sia Zizou che il 22enne si sono fatti le ossa nel Bordeaux prima di approdare in Serie A.

Corsi e ricorsi storici a parte, ad affascinare il popolo milanista è stato altro. Nonostante Adli non sia un giocatore con numeri impressionanti, è stato possibile vedere come le sue giocate, nonostante il Bordeaux dello scorso anno fosse un disastro, mostrassero una classe evidente, a tratti cristallina.

Adli, meglio restare al Milan o scappare?

Per acquistarlo Maldini si è mosso addirittura con un anno di anticipo, definendo l’accordo con il club, ma ad una cifra minore a patto che il centrocampista restasse un’ulteriore stagione in Francia. Nel frattempo i tifosi milanisti che l’hanno seguito già pregustavano il suo arrivo consumando video su YouTube e quando finalmente lo hanno visto a Milanello si aspettavano grandi cose.

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Yacine Adli, in azione con la maglia del Bordeaux. (TvPlay.it)

Già dalle prime battute nelle amichevoli di pre-campionato, il franco-algerino ha fatto vedere sprazzi di grande calcio, facendo intuire che con lui il centrocampo del Milan avrebbe potuto fare un bel salto di qualità a livello di palleggio e rifornimenti alle punte. Finita la pre-season però il giocatore è praticamente sparito dai radar.

Una sola chance da titolare per lui, peraltro su un campo ostico e contro una squadra molto fisica come l’Hellas Verona, non proprio l’ideale per Adli, che sarà pure alto 186 cm, ma non fa della fisicità il suo punto di forza, per usare un eufemismo. Da quel momento solo sporadiche apparizioni e ora che è tempo di bilanci alla fine del girone d’andata i numeri sono impietosi. Adli è il giocatore meno utilizzato in assoluto da Pioli.

Prospettive e soluzioni

Come ovvio che fosse, si è pensato anche al prestito, con la Sampdoria che avrebbe bussato a Casa Milan per avere informazioni sul ragazzo. Adli però pare non sia convinto della destinazione e vorrebbe restare a giocarsi le sue chance a Milanello. Se il moto d’orgoglio lo ripagherà o sarebbe stato meglio cercare maggior minutaggio in qualsiasi altro posto, ce lo dirà il tempo. Ad oggi però Adli resta uno dei più grandi misteri della gestione Pioli.

Di fatto l’allenatore rossonero non l’ha mai scaricato, almeno ufficialmente. Alla vigilia del match contro la Salernitana infatti il tecnico dichiarava “Ha alzato il suo livello – dice Pioli, riguardo AdliHa fatto buone cose, altre meno buone, deve crescere, ma faccio grande affidamento su di lui. Nel suo ruolo c’è grande concorrenza, in ogni partita farò le mie scelte“.

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