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Inter, futuro sempre più incerto: addio pesante in società

Inter

Inter in costante difficoltà e questa volta, la problematica non giunge né dal campo né tantomeno dalla proprietà. Un piccolo terremoto che fa preoccupare i tifosi. 

Gestire una società di calcio è una delle cose più difficile da fare dal punto di vista imprenditoriale. Il margine di guadagno, rischia di essere molto basso se non si lavora per obiettivi e con una strategia atta a valorizzare il marchio societario. Il tutto, deve essere accompagnato a sfruttare al massimo quelli che sono i punti di forza e le strutture di cui dispone il club e sperare negli ottimi risultati della squadra. Difatti, con una squadra capace di vincere tutto e sempre, o quasi, le possibilità di creare nuove partnership commerciali aumentano vistosamente.

Inter
Marotta (TV Play)

Senza di essere, gli introiti non aumentano annualmente e il rischio che si giunga solo ad appesantire il bilancio con uscite folli diventa molto alto. E’ quello che sta vivendo un po’ l’Inter che inoltre, così come tutti gli altri club del mondo, ha dovuto affrontare anche la dannosa questione del covid. Un problema che l’ha obbligata a cambiare strategia al punto tale da non poter investire sul mercato se non vendendo prima almeno un paio dei suoi migliori calciatori.

Inter, futuro sempre più incerto

La mancanza di risorse economiche, non sta mettendo però solo in difficoltà la prima squadra, il direttore sportivo o la proprietà che sta cercando di valutare una possibile vendita. L’assenza di risorse ha inciso negativamente anche su altri settori del club come anche quello del settore giovanile, che ha spinto addirittura Roberto Samaden a prendere la decisione di lasciare l’incarico di responsabile del settore giovanile nerazzurro a fine stagione.

Dal 2010 ad oggi, Samadan ha fatto un grandissimo lavoro conquistando 16 scudetti e scoprendo tanti calciatori come gli Esposito, Pinamonti, Dimarco, Biraghi e tanti altri i talenti che hanno fatto tutta la trafila in nerazzurro sotto la sua gestione. Una decisione, presa per mancanza di budget nel settore giovanile da troppo tempo. Un’assenza, che ha rischiato di limitare di molto il lavoro dell’intero staff, fino a portare a tale scelta.

Dal canto suo, Marotta ha provato ad intervenire per provare a far cambiare idea a Samadan ma senza riuscirsi. Adesso, non resta altro che attendere le mosse della società e capire chi sarà il prossimo responsabile del settore giovanile. Quel che è certo è che, che sia interno o esterno, senza budget il lavoro si complica.

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