La Juventus vive un doppio fronte fuori dal rettangolo di gioco: l’esperto non ha dubbi sul caso dei bianconeri e lo ribadisce a chiare lettere sul fronte inchiesta.
Il club allenato da Massimiliano Allegri deve fare i conti con alcuni problemi che riguardano nello specifico problemi di campo e anche extra-calcistici. I due fronti della giustizia sportiva e di quella ordinaria vanno di pari passo con la delicata classifica di Serie A e il cammino ancora tutto da decifrare in Europa League.
Un’annata difficile e complicata per i colori bianconeri fra risultati in campo non così eccelsi e al necessità di difendersi, nelle sedi opportune, tentando di trovare il cavillo legale per annullare la sentenza della Corte Federale d’Appello. I 15 punti di penalizzazione pesano e non poco, intanto un esperto continua a ribadire una posizione ben precisa sulla vicenda juventina.
Il parere sull’inchiesta bianconera
A parlare di quanto sta accadendo sul fronte Juventus è Pierluigi Matera, professore e avvocato che si sofferma proprio sulla sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport. Sarà chiamato a decidere cosa fare in merito ai 15 punti di penalizzazione inferti al club del nuovo presidente Gianluca Ferrero. A tal proposito emerge subito un dettaglio. “Il mio parere è che che sul diritto abbiano finito per prevalere la portata suggestiva e la forza evocativa della vicenda giudiziaria penale. Ma la suggestione non può confondere l’opinione popolare, non può abbagliare i tecnici“, ribadisce Ferrero.
Secondo Matera, quindi, il verdetto non reggerebbe e quindi dovrebbe essere annullato. Nel caso specifico emerge un dettaglio anche sul Coni che, entro il prossimo mese di aprile, dovrà pronunciarsi in merito al ricorso presentato dai bianconeri. “Non vedo margini per una conferma, dovrà riformare senza rinvio“, commenta. Il rinvio è infatti conseguenza di nuovi accertamenti da apportare, ma non finisce qui. “Non annullare inoltre, lascerebbe aperta alla Juve la strada del Tar: il club bianconero non potrebbe più demolire la penalizzazione, ma chiedere una tutela risarcitoria“, ribadisce l’avvocato Matera.
Come se non bastasse emergono le motivazioni che citano la fattura del Marsiglia e il caso Arthur-Pjanic. Nel commento entra in gioco anche la questione del Tar. “La suggestione prevale sul diritto. La Corte d’Appello nelle motivazioni cita Pjanic-Arthur e la fattura del Marsiglia, ma non sono mai stati utilizzati dalla Procura. Il Tar, sulla nota nascosta infine, ha aperto una crepa in un’impostazione che non tiene“, conclude Matera.
