La Roma insegue un posto in Champions, ma tanti altri sono i tasselli da rimettere a posto: il futuro di Mourinho in 7 nomi.
I magnifici sette. Nessun western all’orizzonte, ma il futuro della Roma potrebbe essere ugualmente cinematografico. I giallorossi inseguono un posto in Champions, traguardo che manca da un quinquennio, sperando anche nell’Europa League: Mourinho auspica di fare doppietta di trofei UEFA. Dopo la Conference League dell’anno scorso, riuscire ad alzare l’asticella, portando il secondo trofeo in bacheca in due anni per i giallorossi, vorrebbe dire fare un vero e proprio miracolo. Ma anche, e questo potrebbe sconvolgere i tifosi della Roma, chiudere un ciclo.
Non è un mistero che Mourinho è cercato anche altrove, in particolare modo in chiave Nazionale, ma lo Special One ha sempre detto di tener fede ai patti. Con la Roma avrebbe un altro anno di contratto, da rinnovare ulteriormente se solo ci fosse la volontà. Mou nella Capitale si trova bene, ma l’ex Chelsea non è mai rimasto in un progetto solo per la bontà dell’ambiente.
Roma, nodo Mourinho: la chiave è il mercato
La tifoseria è (quasi) tutta con lui, ma non basta. Mourinho chiede garanzie sul mercato: ci sarebbe già stato un primo avvicendamento con la dirigenza. L’allenatore non è il tipo che programma l’avvenire a partire da giugno in poi. Il tecnico vuole farsi le vacanze sapendo già dove sarà il prossimo anno. Questo significa programmazione: acquisti, ma soprattutto certezze per quanto concerne l’organico.

Qualche sacrificio dovrebbe essere fatto, ma all’ex tecnico dello United interessano alcune rassicurazioni soprattutto sui giocatori in scadenza. Determinati elementi sono veri e propri perni della squadra, senza i quali non è pensabile gettare le basi per un progetto futuro. Si riparte, tornando agli intrecci cinematografici, da 7 nomi. Magnifici, appunto. In primis c’è Smalling: il difensore ha la possibilità di far scattare il rinnovo per un altro anno in automatico.
Tutti i giocatori in scadenza
Le cifre sono le stesse dell’anno in corso. L’ex United, però, in tal senso non si è ancora pronunciato. I segnali a Tiago Pinto, però, sono chiari: c’è margine per poter pensare a un biennale da 3 milioni e mezzo a stagione. Fumata bianca vicina. Stesso discorso o quasi per El Shaarawy: il Faraone è sempre una garanzia in mezzo al campo, per questo diversi club stanno bussando alla porta della Roma. L’ex Milan, però, vuole aspettare Pinto.
L’attaccante è tornato a Roma già una volta dopo l’esperienza in Cina, vorrebbe continuare nella Capitale dopo che Mourinho ha deciso di dargli fiducia ulteriormente. Come dimostrano le scelte delle ultime settimane. Cambiano, invece, le carte in tavola per Nemanja Matic: il serbo ha la possibilità di rinnovare in automatico con la Roma, ma preferisce prendere tempo.
Incognita Belotti
Attesa dovuta allo Special One: il centrocampista è molto legato all’allenatore. Se Mourinho dovesse fare le valigie, partirebbe anche l’ex United. Wijnaldum, invece, è “vincolato” dal prestito con diritto di riscatto: la Roma dovrebbe esercitarlo a 8 milioni, ma i giallorossi potrebbero abbassare il prezzo in accordo con il PSG (che detiene il cartellino del centrocampista) a patto che l’olandese decida di abbassarsi l’ingaggio. 7 milioni più 3 di bonus.
Camara e Llorente destinati a partire: due pedine di cui Mourinho si fida poco e non intende scommetterci ulteriormente. Belotti tiene le valigie aperte perchè potrebbe partire, ma se mostra la stessa determinazione delle ultime uscite non è detto che le porte di Trigoria si chiudono. La dirigenza romanista valuta, ma – purtroppo e per fortuna – valuta anche Mourinho: in base alle scelte societarie, il futuro del portoghese sarà più chiaro. E anche quello della Roma.