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Inchiesta Prisma, la Juve prepara la difesa: le mosse del club

I bianconeri sono in attesa di capire gli sviluppi di quanto sta accadendo in tribunale e intanto studiano il piano per difendersi

La Juventus sta vivendo una stagione anomala per via di tutto ciò che accade fuori dal campo. Al momento la squadra di Allegri si trova settimana in classifica, ma qualora dovesse riavere i 15 punti di penalizzazione salirebbe seconda con un punto in più della Lazio. Tuttavia quanto accadrà al club bianconero condiziona fortemente il momento della Vecchia Signora, che per ora non può muoversi neanche sul mercato della prossima stagione, visto che ancora non è chiaro se la Juve potrà partecipare o meno alle competizioni europee e questo dettaglio interessa in primis i calciatori, che decideranno di conseguenza se rimanere e/o se approdare a Torino.

Sulla base di questo, la società bianconera si sta muovendo per la sua linea difensiva. Il giorno dopo l’avviso di chiusura indagini inviato dalla Procura federale, riporta La Gazzetta dello Sport, i legali della Juventus mettono a punto le strategie difensive su manovre stipendi, agenti e partnership.

Il club, che continua a sottolineare come finora nessun giudice si sia espresso sul caso, sulla prima manovra stipendi (stagione 2019-20) che riguarda la riduzione di 4 mensilità, 3 delle quali recuperate l’anno successivo, fa sapere da sempre di non aver mai nascosto l’intenzione di pagare in un secondo momento, sottolineando che anche nella nota della società del 28 marzo 2020 (a campionato fermo per il Covid), si scriveva: «Qualora le competizioni sportive riprendessero, la Società e i tesserati negozieranno in buona fede eventuali integrazioni dei compensi».

Juve, il piano della società

Per quanto riguarda le “side letter” della stagione 2020-21, la Juventus sostiene che le carte private fossero semplici promemoria di conteggio per fissare con ogni calciatore la cifra da corrispondere in futuro, tanto che non tutte portano le firme di società e interessato. Per la Juve non avrebbero dunque valore legale, ma il fatto che siano state trovate in posti insoliti ovviamente alimenta i sospetti.

Inchiesta Prisma
Paratici e Agnelli – (TvPlay)

Sugli agenti si attende di verificare ciò che è avvenuto. Quanto alle parntenership, Chiné ha scelto di aspettare l’esito delle indagini delle Procure dei sei club coinvolti, ma di procedere contro la Juve.

Inoltre, sottolinea il Corriere dello Sport, quella del ‘patteggiamento’ potrebbe essere una strada percorribile per gli juventini, ma si concretizzerebbe al verificarsi di almeno due condizioni: un’in- tesa all’interno della famiglia Agnelli e una sentenza favorevole ai bianconeri nell’udienza del 19 aprile sul caso plusvalenze. Il club potrebbe dunque cercare l’accordo con la procura sulle nuove accuse se il 19 aprile riavrà i 15 punti tolti.

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