Rocco Commisso si sfoga in conferenza stampa per discutere della costruzione del nuovo stadio della Fiorentina: l’attacco alla politica italiana.
Lo stadio Artemio Franchi non potrà essere ristrutturato tramite i soldi del Pnnr. E ancora una volta, la Fiorentina non riesce a fare un passo avanti verso il rifacimento del proprio impianto. I piani progettuali sono cominciati nel 2019, ma fino a questo momento Commisso ha ricevuto diversi no dal Comune di Firenze e dai comuni limitrofi. Tutta colpa della politica e della burocrazia, secondo il patron viola.
“La politica e la burocrazia stanno rovinando l’Italia. Per fare un progetto, bisogna mettere in mezzo Comune, Regione, Stato italiano e l’Europa…è una cosa che non si vede in America. Negli Usa non funziona così. Lì sono le città che si occupano della ristrutturazione degli stadi. In America, le città hanno l’opportunità di prendere soldi pubblici dove le tasse non si pagano. E’ una cultura che aiuta le squadre di calcio, football, baseball…perché hanno imparato che se aiutano le società, queste vanno via – afferma amareggiato Commisso – In Italia non è così: il problema è che se fai una cosa che non viene accettata dalla politica, non si fa nulla. Sapevo che fosse così quando sono arrivato, ma non pensavo fosse così grave“.
E sul Franchi, il presidente della Fiorentina non ha assolutamente dubbi, rispondendo anche a chi sostiene – come Matteo Renzi – che il Franchi rappresenti un monumento: “Il Franchi un monumento? Non è all’altezza della vostra Firenze. Firenze è bellissima, ma lo stadio non lo è. E nessuno ci aiuta a realizzare uno stadio in tempi brevi”. Poi Commisso con decisione afferma: “Io non metterò soldi per il nuovo stadio. Non sarà mio, sarà del Comune. Questione stadio chiusa? No, ma il Comune deve fare molte cose. Io voglio aiutare la Fiorentina a trovare un impianto sportivo“.