L’attaccante dell’Inter Dzeko ha trascinato la squadra al successo di ieri sera nell’Euroderby: il futuro sarà ancora nerazzurro.
Il mondo Inter si è clamorosamente capovolto nel giro di 25 giorni. Dopo l’ennesima sconfitta casalinga subita contro il Monza, con Simone Inzaghi appeso ad un filo, per i nerazzurri è iniziata una nuova stagione. Il passaggio del turno con il Benfica, poi la serie di vittorie in campionato che hanno rilanciato la possibile qualificazione alla prossima Champions League ed infine il successo di ieri sera per 0-2 nell’Euroderby contro il Milan.
Un cammino incredibile, quasi paradossale che probabilmente neppure il migliore degli ottimisti si sarebbe potuto aspettare. L’Inter ora è tornata, proprio nel momento cruciale della stagione. E se per lo Scudetto è stato troppo tardi, Inzaghi sa di poter ancora vincere sia la Coppa Italia e, soprattutto, la Champions League.
Eppure c’è stato un momento in cui nel mondo nerazzurro sembrava tutto completamente sbagliato. Un tecnico sull’orlo del precipizio, inchiodato ad un gruppo di senatori che davano l’impressione di non essere più in grado di garantire un rendimento costante ad alti livelli. E invece si è trattato soltanto di un periodo di difficoltà e appannamento, culminato con i problemi degli attaccanti, mai andati in gol per circa un mese consecutivo.
Dzeko, il senatore che trascina il gruppo
Tra i senatori più fedeli di Inzaghi c’è lui, Edin Dzeko. Il bomber bosniaco, grazie alle sue qualità e alla sua esperienza, quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente. Il premio alla sua professionalità è arrivato nel big match di ieri sera quando all’ottavo minuto ha preso posizione su Calabria e ha stampato in rete il gol del vantaggio.
Una marcatura che ha messo un mattoncino verso la finale di Istanbul, ma anche per la sua permanenza a Milano, ovviamente sponda nerazzurra. D’altronde i colloqui con la società sono già a buon punto e sono orientati verso il prolungamento di un altro anno ad una cifra intorno ai 5 milioni di euro, uno in meno dello stipendio attuale. Un piccolo ridimensionamento che non rappresenta assolutamente un peso per il bosniaco, che questa maglia la sente sempre più sua.
D’altronde Dzeko, con 37 anni sulla carta d’identità, ha messo a segno il 14esimo gol stagionale, a dimostrazione del fatto che il suo contributo è ancora fondamentale per le dinamiche di gioco interiste. Inzaghi lo stima tantissimo e non è un caso che ieri sera, in una partita così delicata, lo abbia preferito a Lukaku, arrivato ad inizio anno con il ruolo di centravanti titolare e messo costantemente in discussione proprio dal bomber bosniaco.
Il futuro è già scritto, Dzeko è pronto a continuare con questa maglia per un’altra stagione, anche se prima c’è da chiudere un’annata che, nonostante le mille difficoltà, potrebbe diventare storica.
