Si sta per concludere una delle stagioni realizzative più fallimentari della storia della Roma, per questo Abraham può partire. Chi arriverebbe?
Quella che si concluderà stasera entrerà negativamente nella storia della Roma: i capitolini con solo 90 minuti rimasti da giocare sono con 48 reti realizzate il decimo attacco della Serie A.
Per trovare una stagione in cui i capitolini non arrivarono a 50 gol, bisogna tornare indietro fino all’annata 1950-51, quando chiusero con 48 reti (le stesse di ora). Fu diverso il finale, però: la compagine giallorossa, infatti, concluse 19esima in classifica, con tanto di retrocessione annessa.
Abraham verso le cessione: ecco il sostituto
Nonostante la Roma non stia brillando in fase realizzativa, il piano futuro sembra si stia delineando abbastanza bene: il Gallo Belotti, che fra 25 giorni va in scadenza, sembra aver assorbito e allo stesso tempo ottenuto l’amore della curva. I tifosi ne apprezzano l’impegno nonostante la pessima vena realizzativa.
La stessa cosa non si può dire di Tammy Abraham, costato 40 milioni di euro e che dopo la prima brillantissima stagione, nella quale siglò 27 gol e 5 passaggi vincenti fra tutte le competizioni, quest’anno ha segnato 9 gol e fatto 7 assist in 53 partite, un bottino molto più che magro.
Per questa ragione l’interessamento dell’Everton è stato tutt’altro che snobbato dalla Roma: i 31 milioni offerti dai Toffies ancora non convincono a pieno i giallorossi ma sono state comunque poste le basi per trattare, perché a Tiago Pinto per fare plusvalenza con l’inglese gliene basterebbero meno di 25.
Qualora l’ex Chelsea dovesse partire, è già stato individuato quello che sarebbe il centravanti del futuro ideale per la Roma: M’Bala Nzola. Arrivato allo Spezia a parametro zero a mercato chiuso, ad ottobre del 2020, a titolo definitivo, il centravanti angolano, che qualche volta è stato impiegato anche da ala destra è letteralmente esploso.
Alla prima stagione nel massimo campionato, ha trascinato gli spezzini al 15esimo posto, piazzamento storico, siglando 11 gol e 3 assist.
La stagione seguente, però, con Thiago Motta in panchina, un po’ per problemi fisici, un po’ per scelta tecnica, è sparito completamente dai radar: i bianconeri di Verde, Gyasi e Manaj si salveranno da 16esimi, ma Nzola segnerà appena 2 gol e 1 assist, disputando solo 10 incontri da titolare.
Per questa ragione quando quest’anno ha detto a inizio stagione di voler vincere la classifica capocannonieri o almeno di andare in doppia cifra, molti hanno riso. E invece il suo Spezia è stato Nzola-dipendente, e quando l’angolano è mancato, la compagine che disputa le gare di casa al Picco, per l’appunto, è andata a picco.
Senza di lui, i liguri hanno fatto zero vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte. Una media finale di dieci punti. Lui ha fatto 13 reti, quasi tutte decisive e per questo oggi lo Spezia si giocherà la salvezza con tutte le proprie forze.
Il centravanti è un classe 96, quindi nel pieno della maturità, mancino di piede, con grande forza fisica ma rapido ugualmente ad attaccare la profondità. Capace in progressione, è veloce in contropiede, aiutando anche in fase difensiva quando serve. Caparbio nel controllo palla, non è affatto male nemmeno in dribbling, oltre ad esser estremamente cinico.
Se il prezzo del suo cartellino già ora non sarebbe un problema per la Roma, la squadra di Mourinho potrebbe approfittare di un ulteriore sconto per prenderlo: se lo Spezia retrocede, lui rimarrà in Serie A a prezzo di saldo, ma per far si che questo accada, tutto passerà proprio dalla gara di stasera dello stadio Olimpico, che permetterà proprio alla Roma di premere il grilletto per la loro eventuale retrocessione.
