Milan, riecco Emil Roback dopo esser sparito per quattordici giorni: “soffro di depressione”.
Il centravanti svedese Emil Roback era stato l’oggetto misterioso del Milan del calciomercato 2020-21, quando i rossoneri, su consiglio di Zlatan Ibrahimovic, avevano deciso di investire 1.5 milioni di euro per strapparlo all’Hammarby.
Da quel momento in poi per lui solamente 48 presenze in primavera, fra campionato e Youth League, con appena nove reti messe a segno.
L’unica presenza fra i grandi in Italia è arrivata in Coppa Italia, quando Stefano Pioli lo lanciò nella mischia al 118′, sul risultato di 3-1 contro il Genoa ai tempi supplementari, per concedergli appena due giri d’orologio.
Roback sparito, ecco che fine aveva fatto: la confessione
Dopo la parentesi con l’under 19, solo prestiti per il classe 2003, prima al Nordsjaelland, quindi al Norrkoping, in Svezia, dove adesso si trova.
E proprio nel suo paese di nascita l’attaccante nei giorni scorsi era stato per disperso dalla società che lo ha preso temporaneamente: Tony Martinsson, direttore sportivo del club, aveva svelato ad un giornale: “Non riceviamo notizie da 14 giorni, vogliamo solo sapere se sta bene”.
Decisione corretta quella del DS, perché qualche ora dopo il centravanti si è presentato al centro sportivo per parlare con l’allenatore e i dirigenti e per chiarire la situazione.
La chiacchierata è poi stata raccontata sui social tramite un messaggio sui canali ufficiali della squadra che ha tranquillizzato i tifosi del club: “Emil si è finalmente riavvicinato al club, tuttavia sta attraversando un brutto periodo della sua vita. Nonostante ciò, il giocatore ha annunciato il ritorno in campo e il Norrkoping gli augura buona fortuna!”.
Lo stesso Roback poi però ha deciso comunque di spiegare cosa stesse succedendo nella sua vita, rilasciando un’intervista alla testata giornalistica Sportbladet: “Ultimamente non mi sento bene. Anzi, sono stato molto male. Non volevo uscire né vedere persone, soltanto i miei parenti. Percepivo di non avere la testa al posto giusto, così mi sono chiuso in me stesso.Probabilmente non era la cosa giusta da fare, ma è andata così”.
E’ quindi poi entrato più nel dettaglio: “Soffro di una forma di depressione – ha confessato – credo si tratti di quello, però non l’avevo mai sperimentato prima”.
Il giocatore si è comunque tornato ad allenare in gruppo ed è convocabile per la gara di questo weekend dove il Norrkoping affronterà l’Hacken terzo in classifica, cercando di far punti per avvicinarsi proprio ai gialloneri che detengono l’ultima posizione valida per la qualificazione alle Coppe Europee mediante il campionato svedese.