Razzismo, pugno duro: squalifica record fino al 2026 per il tecnico

La tolleranza per il razzismo ormai è prossima allo zero, lo dimostra il pugno duro adottato contro un allenatore sospeso per ben 3 anni.

I tempi stanno cambiando e le battaglie contro piaghe come il razzismo, ancora presenti nel calcio, non si fermano. Il razzismo nel calcio non fa parte solo degli spalti però, purtroppo esistono ancora anche casi in cui le discriminazioni o gli insulti arrivano fino al campo. L’ultimo provvedimento contro un allenatore però è esemplare, la squalifica sarà per ben 3 anni, un record storico.

I vertici del calcio ce la stanno mettendo tutta per combattere e debellare il razzismo dal calcio. Gli slogan sulle fasce da capitano e non solo, oltre alle manifestazioni simboliche come l’inginocchiamento prima delle partite, però possono non bastare. Ecco quindi che diventa necessario adottare il pugno duro quando si verificano episodi spiacevoli.

Dagli spalti al campo non c’è differenza, chi sbaglia paga e ora il conto è sempre più salato. L’ultima dimostrazione è fresca e balza agli onori della cronaca con quella che di fatto è una punizione esemplare. La squalifica comminata all’allenatore razzista sarà di 3 anni. Il tecnico potrà tornare ad allenare soltanto nel 2026. Vediamo di chi si tratta.

Squalifica per razzismo, stangata storica per l’allenatore

La maxi-squalifica di 3 anni per razzismo è in realtà un inasprimento arrivato in seconda battuta. A prendere questa decisione è la FA, la Federcalcio inglese. Decisione esemplare dal momento in cui la FA è andata a rivedere una squalifica già emessa per renderla ulteriormente dura e lanciare un segnale molto chiaro.

La squalifica era stata annunciata lo gennaio scorso, quando è stato comprovato che John Yems, l’allenatore del Crawley Town Football Club, club della Football League Two, quarta serie del campionato inglese di calcio, avesse attaccato diversi giocatori colore con insulti razzisti e epiteti discriminatori. I fatti nello specifico sono compresi tra il 2019 e il 2022 e comprendono un vasto repertorio di discriminazioni. “Mangiatore di curry” detto ad un calciatore asiatico, “terrorista” ad uno di fede musulmana, “guerrieri zulù” a giocatori di colore, fino a pronunciare volutamente male “Schwarzenegger” facendolo diventare “Schwarzenigger“.

Una commissione di regolamentazione indipendente aveva quindi squalificato Yems per 17 mesi. Il provvedimento però è stato ritenuto troppo “soft” dalla FA, che ha quindi deciso di inasprire la pena prolungandola quindi di 29 mesi ulteriori, esattamente fino al 5 gennaio 2026. La super-squalifica fa anche storia perché si tratta del ban più lungo di sempre per un addetto ai lavori del calcio inglese.