Tancredi Palmeri, giornalista di Sportitalia, è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it su Twitch TvPlay.
Acerbi ha tolto il posto a De Vrij? “Come è diventato, nel caso fosse vero, Acerbi una prima scelta? Alla base c’è una scelta da parte di Simone Inzaghi. In secondo luogo viene inserito nel Viktoria Plzen, entrambe le cose nonostante lo scetticismo generale. Viene fatto passare come un tecnico ormai poco lucido, ma non è esattamente così. Contro il Viktoria Plzen ha messo gli attributi sul ceppo panchinando Lautaro Martinez e con altre scelte. Quello è lo stesso Simone Inzaghi criticato al Friuli perché sembra stia lì solo a guardare gli allenamenti. Penso possa essere criticato o per insipienza giornalistica, con riduzione a categorie, ma se si vedesse solo mezz’ora dell’Inter affiancata a mezz’ora della Juventus si vedrebbero cose diverse. Questo non vuol dire che non sia criticabile. È vero che sta estremizzando forse la sua politica di non rischiare il rosso.Però fino a poco tempo fa si criticava il fatto che fino al 70’ non c’erano cambi. La soluzione è il buon senso. Contro il Bayern e nel derby andavano fatti prima i cambi, mentre con l’Udinese si è fatto prendere la mano. In generale la sensazione è che l’Inter sia rimasta incagliata mentalmente nello Scudetto perso. Non ho ancora mai visto la mentalità vista l’anno scorso anche quando era a -7 punti dal Milan. Milan e Juventus hanno una ricca storia di Scudetti vinti per un’incollatura, l’Inter meno, quando lo ha fatto ha vinto anche la Champions, lì aveva proprio gli attributi”.
Nella Juventus possibile che i giocatori siano contro Allegri? “E’ una cosa che non so se succeda, Viviano ci dice di no e anche ex calciatori mi hanno detto di no. Penso che la cosa più che altro si possa tradurre nel non scendere in campo agguerriti. Ieri però la Juventus, che era contro il Monza ultimo in classifica e con Palladino debuttante tra i professionisti, ha messo in campo una prestazione disarmante. Non vincevano un contrasto, non arrivavano mai prima sul pallone, non c’era propensione offensiva”.
Di nuovo sul fattore sfiducia dato dal mancato Scudetto per l’Inter: “Il Milan non ha mai giocato così bene come quest’anno. Ricordo il Milan che vinse lo Scudetto, l’anno dopo era il 2003/2004, quando perse con il Deportivo La Coruna, giocava in modo pazzesco, era una macchina da guerra. Mi viene da pensare che ci sia un fattore di fiducia dovuta ai successi precedenti”.
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