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Viviano: “Alternanza dei portieri può essere positiva, nell’Inter non so però se ad Handanovic stia bene. Meret? Ha gli attributi”

Emiliano Viviano, ex portiere, tra le altre, di Fiorentina e Sampdoria attualmente in forza al Fatih Karagümrük, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it su Twitch Tv Play. 

Come va con Pirlo allenatore? “Alla grande, ha mantenuto la maniera di fare di quando era calciatore. Si sa far rispettare, è bravo, le idee sono giuste. Lingua turca? Lui ancora non dice una parola, io dopo tre anni inizio a sapere qualcosa. Quando mi parlano di qualcosa lo capisco. Sono portato per le lingue, ma il turco è difficile.

Handanovic confermato a discapito di Onana? “E’ vero che con l’età perdi un po’ di esplosività ed esuberanza fisica, lì dipende da che stile hai come portiere, quello di Handanovic perde di brillantezza effettivamente con il calo di esplosività ed esuberanza fisica. Intendo che un portiere come era Lorieri, se vi ricordate come parava lui, se avesse perso esplosività avrebbe fatto fatica. Uno come Buffon invece riesce a stare in porta serenamente a 40 anni perché è più ragionatore. Dipende da come stai in porta. E’ giusto che l’Inter abbia preso Onana concedendogli i suoi spazi. Credo che nel 2022 sia da considerare positiva la possibilità di alternare i due portieri, dà più possibilità al tecnico. Non so se ad Handanovic stia bene”.

Preoccupato per la Fiorentina contro l’Atalanta? “Sono il tipo di tifoso a cui basta vedere la Fiorentina e undici maglie viola in campo. L’Atalanta sta cambiando modo di stare in campo. Gasperini ora sta sottolineando che devono tornare più offensivi, nonostante adesso giocando così non prendano praticamente più gol”.

Emiliano Viviano
Emiliano Viviano intervistato su TvPlay.

Fa bene Mourinho a panchinare Svilar dopo una sola presenza?  “Non conosco il ragazzo, sarò sincero mi aspettavo non giocasse neanche quella gara di Europa League. Mi sembra che Mourinho vada abbastanza dritto, l’anno scorso Rui Patricio le ha giocate tutte. Mi aspetto succeda anche quest’anno”.

La rivalità della Fiorentina contro l’Empoli: “Una delle società che stimo di più in assoluto è proprio l’Empoli. Esco dalla tribuna e mi chiede un tifoso in dialetto se mi avessero insultato, ho risposto di sì ma che non capivo il perché. Mi ha detto che è perché sono fiorentino, ma ho risposto che anche lui lo era, la provincia è la stessa. Detto questo l’Empoli è una società che ammiro perchè lavora benissimo con i giovani e ha dato il via alla carriera di tanti calciatori. Però c’è questa rivalità con la Fiorentina. Io sono per far restare tutte le cose nell’arco dei novanta minuti, poi fuori dal campo passa tutto. Mio papà è venuto a vedere ogni partita quando ero giovane, poi da professionista avrà visto cinque partite mie”.

Emiliano Viviano Pirlo Inter
Emiliano Viviano su TvPlay.

Botta e risposta

Idea su Conte? “Le squadre di Conte giocano a memoria, ti comanda col joystick”.

Inter-Roma? “Mi aspetto una partita difficile, l’Inter ha pressioni, la Roma però la vedo un po’ meno forte dell’Inter come organico. Difficile prevedere come finirà ma dico che vincerà l’Inter”.

Meret? “C’è stato un processo nei suoi confronti prima ancora che cominciasse. Secondo me è molto bravo, l’ho consigliato sempre anche per la porta della Fiorentina. Iniziare così dopo l’annata difficile che ha vissuto credo dimostri che abbia attributi, oltre che le qualità in porta”.

Miglior portiere della Serie A? “Il portiere che mi piace di più è Maignan. Tornano a Meret se avevo dubbi riguardavano la forma fisica, a 25 anni ha già avuto diversi problemi fisici, quello effettivamente un po’ mi preoccupava. Napoli a caccia di un altro portiere? Sì era una cosa pubblica, cercavano un altro portiere, forse anche loro avevano dubbi sulla tenuta fisica. Faccio un esempio personale. Quando sono andato via dalla Fiorentina hanno cercato a lungo un nuovo portiere senza trovarlo. Sono partiti con Neto, che aveva fatto malissimo l’anno prima. Ha fatto male anche nell’avvio di quel campionato poi è migliorato e ha fatto benissimo quasi ovunque sia andato”.

La Serie A è pronta a un arbitro donna? Può influenzare il comportamento dei giocatori? “Non mi piacciono le facili accuse di razzismo, sessimo, populismo, basta una piccola battuta e si punta il dito. Già il fatto che aleggi questa domanda in giro mi dà fastidio. Penso soprattutto a certe reazioni a piani altissimi, anche politici. E’ un arbitro, il fatto che sia uomo o donna non deve cambiare nulla. In campo spero che i giocatori reagiscano in modo più pacato, magari così si andrà in meglio. Non penso si eviteranno discussioni con l’arbitro, ma magari saranno in termini più pacati. Il fatto che sia una donna magari ci porta a noi calciatori ad essere un attimo più tranquilli, ma non perché è donna. Ricordo che quando avevamo degli arbitri esordienti il tecnico ci diceva di andarci piano con le polemiche. Però ultimamente non si può dire niente. Penso alle polemiche intorno alle dichiarazioni sul calcio femminile. C’è sempre un luogo e un contesto per dire certe cose. Collovati dicendo certe cose in tv disse una grossa sciocchezza, rivendico però il diritto di poter dire altre cose. Vorrei che una persona che dice una critica nei modi e con educazione non fosse istantaneamente attaccata. Dal momento in cui fai il giornalista, su qualunque piattaforma, hai delle responsabilità. Di conseguenza devi essere un po’ più pacato rispetto a quello che puoi dire in privato. Però se voglio dire che non guardo il calcio femminile perché mi annoia mi aspetto di poterlo dire.  Per quanto riguarda al come nascono le polemiche faccio un altro esempio, c’è stata polemica per i titoli di recente della Gazzetta dello Sport. Con la pallavolo che aveva vinto il Mondiale e in prima pagina c’era Icardi che si separava con Wanda Nara. Sono nate però polemiche che trovo inutili, perché la Gazzetta è un’azienda privata che deve fatturare. Anche io volevo vedere l’Italia, ma capisco la mossa del giornale. Mi piacerebbe che le polemiche ci fossero quando la Rai, che è un servizio dello Stato, sbaglia i nomi dei giocatori di basket dell’Italia dopo l’impresa con la Serbia”.

Ti aspettavi un Gollini così appesantito? Cosa avevi detto a Babacar dopo quel gol clamoroso sbagliato davanti a te? Ricordo che l’avevi abbracciato sorridendo: “Ho dovuto giustificarmi dopo la partita perché qualcuno pensava gli avessi detto di fare gol. La realtà è che cinque minuti prima aveva fatto gol con un pallonetto che non voleva in realtà fare, la prese semplicemente male. Gli ho ricordato quello, stavo ancora rosicando per quel gol. Non gli dissi nulla sul gol sbagliato. Gollini non aveva fatto male la partita prima, ha avuto una partita negativa. A Firenze è difficile giocare, le critiche partono dopo poco”.

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