Fabio Cordella, imprenditore legato al mondo del calcio, a calciomercato.it in onda su TvPlay.
La partita della serie Emigratis con Ronaldinho: “Non ho visto la puntata poi andata in onda perché in Brasile non mi era possibile, ma sto vedendo quanto gira sui social. Con Ronaldinho ci si diverte sempre, è andata meno bene a Pino e Amedeo che hanno preso un sacco di botte da Lugano”.
Che mercato ci dobbiamo aspettare post Mondiali? “Mi aspetto che il Milan finisca per perdere Leao, così come l’Inter probabilmente perderà Skriniar. Se il Milan vuole monetizzare devono darlo via a gennaio. Perché il ragazzo con le offerte che ha non vuole restare a Milano per quello che posso immaginare io. Il mercato me lo aspetto aperto su questi due fronti, con la partenza di questi due ragazzi. Forse già a gennaio per monetizzare perché in estate nessuno ti dà certi soldi. Se il Milan dovesse avere un’offerta importante per Leao penso che lo dovrà dare perché in estate poi quei soldi non li vedrà. Non so se per il rinnovo sia saltata la trattativa, Leao è giovane ed è circondato da tantissime voci, non è facile, so cosa significa. Leao è affezionato al Milan, ma i colori non esistono più. Non è un prodotto del vivaio, i soldi che offrono in giro il Milan non può avvicinarli, penso ci siano dei dubbi fisiologici. Purtroppo, ahimè non credo sarà una storia a lieto fine. A gennaio il Milan può prendere tanti soldi, calcolando che c’è un meno a bilancio e che la società guarda i numeri… a gennaio puoi prendere quei numeri, a giugno non te li darà nessuno anche se dovesse chiudere a 30 gol”.
Cardinale però si presenterebbe salutando il pezzo migliore della rosa: “Quando hai un ragazzo di 23 anni che è all’apice, nel senso che tutti lo vogliono e lo cercano. Sta dimostrando di essere superiore a tutti. È impossibile per il Milan intavolare una trattativa di rinnovo per poi magari attendere altre offerte. Perché poi avrebbe difficoltà non tanto a gestire la testa di Leao ma avrebbe difficoltà a gestire tutto ciò che gira intorno a Leao. Se non chiude gli accordi ora non prenderà più quei soldi a giugno”.
Allegri può riprendere in mano la Juventus? “Con un cambio di rotta non si riprenderebbero comunque, per me il capro espiatorio non è Allegri, ma tutto il gruppo, da chi sta sopra, che dovrebbe lasciare chi sa lavorare, mi riferisco a Cherubini che in questo momento non ha la serenità per lavorare e poi a cascata tutti gli altri”.
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