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La Scala: “Milan e Napoli esprimono il miglior calcio in Italia, non cambierei Pioli con Spalletti”

Giuseppe La Scala

Giuseppe La Scala, avvocato e piccolo azionista del Milan, è intervenuto a Calciomercato.it in onda su TvPlay.

Sul trattamento dei media per Inter e Napoli: “Io sogno una comunicazione specializzata in ambito sportivo e che veda i quotidiani e i mezzi di comunicazione ragionare con i loro lettori e utenti sulla qualità e sul significato di certe prestazioni, sul significato di certe evoluzioni tattiche e sulla bontà dello spettacolo offerto. Ieri Inter-Barcellona ha dato un gran risultato ma un tipo di partita a cui eravamo già abituati, dall’altro lato Ajax-Napoli ha offerto, grazie al Napoli, un calcio molto innovativo, mi sembra quella l’evoluzione. Si può lavorare preventivamente, poi ovviamente come ci ha spiegato Biasin so che le pagine sono preimpostate e che domani qualsiasi cosa succeda, compresa la sconfitta sorprendente della Juventus con il Maccabi Haifa, le prime pagine parleranno di Chelsea-Milan anche in caso di semplice 0-0”.

Giuseppe La Scala

Il punto di Giuseppe La Scala sul Milan

Che partita ti aspetti questa sera per il Milan contro il Chelsea? “Bisogna essere lungimiranti, non si va lontano se si gioca in modo micragnoso. Si può anche perdere nel risultato, l’importante è non perdere il gioco. Vale per il Milan come per la Juventus. Se la Juventus non dovesse battere il Maccabi in modo convincente probabilmente rimanderebbe semplicemente l’uscita dall’Europa, le polemiche sulla squadra continuerebbero. Anche l’Inter ieri fa una partita gagliarda ma la disparità con il Barcellona è stata evidente. L’importante con il Chelsea è che il Milan non perda i suoi principi tecnici e tattici, in Champions League non si resta se si gioca male. Quanto a uscite ingloriose, il Napoli battendo l’Ajax ha sanato una vecchia ferita. Nel 1974 il Milan giocò la finale di Supercoppa Europea con l’Ajax è becco un 6-0. Una sconfitta dolorosissima. Avevo 13 anni, ero un bambino buono e bravo a scuola, andavo sempre. Quella mattina però non andai a scuola perché in classe era pieno di tifosi interisti e non avrei retto le prese in giro. Ieri il Napoli ha sanato una ferita che durava da 48 anni. Per il resto stasera mi aspetto che il Milan esprima il suo solito gioco, il Chelsea due anni fa la coppa l’ha vinta, il Milan può avere qualche chance solo esprimendo il suo gioco e questo è l’insegnamento del Napoli. Quello che conta del modello Napoli al di là delle polemiche sulla copertura dei media è che venga studiato. De Laurentiis spende il giusto e fa sempre squadre molto competitive. Questo è un modo esemplare di fare calcio nel terzo millennio, oggi Napoli si fa notare grazie all’equilibrio e la qualità dei suoi dirigenti”.

Importante, dunque, che sia il solito Milan: “Quando perdiamo concentrazione e intensità, come accaduto nel corso della gara con l’Empoli, andiamo in difficoltà. La vera grande partita il Milan la fa contro il Napoli, che se non giochi bene ti può fare gol in qualsiasi momento. Hai giocato un gran calcio, hai perso contro un grande Napoli, ma queste due squadre si batteranno fino in fondo per gli stessi obiettivi. In Champions League diremo la nostra solo quando torneremo a esprimere le nostre idee. Penso che tutti si ricordino cosa significò l’arrivo di Sacchi, quando iniziò a proporre il suo calcio in un’epoca di catenaccio io non capivo neanche bene cosa stesse succedendo, ma questo vuol dire fare un calcio moderno”.

Giuseppe La Scala

Simone Inzaghi e Spalletti

Parere su Simone Inzaghi? “Inzaghi mi sta cordialmente antipatico, ma non lo si può definire tecnico inadeguato. L’Inter gioca comunque in una piazza complicata, in più la squadra è stata fatta di recente sull’idea dell’instant team, Simone Inzaghi non ha avuto modo di plasmare una squadra secondo le sue idee. Gli auguro sfortuna, ma non può essere considerato un allenatore scarso, ama lamentarsi, ma resta un allenatore con la A maiuscola”.

Faresti a cambio tra Pioli e Spalletti: “Non farei a cambio. Dal punto di vista tecnico e tattico esprimono il calcio più belli in Italia e in Europa. Nel Milan di oggi però la scelta è stata per un approccio relazionale tra staff e squadra che è un po’ diverso rispetto a quello di Spalletti. Non ha un bellissimo carattere Spalletti, quello forse lo ha un po’ limitato, ma sicuramente di personalità ne ha da vendere. Pioli anche ha personalità, ragiona con equilibrio, cosa che in una squadra giovane è molto importante. Poi Spalletti ha doti in cui probabilmente è superiore a Pioli, ma questo Milan è costruito da Pioli ed è la perfetta sintesi di un progetto di lungo periodo. Io sono convinto che se il rapporto tra Napoli e Spalletti andrà avanti arriveranno risultati ancora migliori. Il problema tra Juventus e Allegri è che il modello della rosa è declinato al concetto di instant team. Il difetto lì è stato scegliere un tecnico che vuole giocatori già pronti, la Juventus che si riporta a casa Allegri e che fa queste scelte tecniche ha scelto da sola in che sorte mettersi. E’ rimasta in linea con la sua storia”.

 

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