Emanuele Gamba, giornalista di Repubblica, è intervenuto ai microfoni di Calciomercato. it in onda su TvPlay.
Sul Maccabi Haifa: “Vero, non sono una formazione di livello, ma col Psg e Benfica hanno fatto faticare gli avversari. E’ comunque una squadra da bassa Serie A. Soprattutto se avesse tutti i tolari, cosa che ieri non aveva. Sicuramente la Juve è stata ‘agevolata’ dalla situazione. Ieri non c’era solo Di Maria, è normale che sia il più bravo, ma ieri per una volta ho visto una idea, ho visto un gioco volto a valorizzarlo. Però dobbiamo ricordare che ha fatto gli assist perchè c’era un gioco che li portava a farli. Forse la Juve sta cominciando a giocare, ma bisogna vedere le altre partite“.
Sulla sfida tra Juventus e Milan: “Di sicuro è il momento di una Juve fortunata, perché affrontare il Milan ora è ideale. Quando becchi tre gol come il Milan non sei col morale alto, e la partita che arriva dopo è ancora più importante. Anche il Milan non è scontato che si qualifichi. Mi sembra che ora non abbia giocatori brillanti. Quindi forse sabato direi che sia una partita poco scontata“.
Sulla vittoria della Juventus: “Il fatto è che nella Juve si comincia a intravedere un pò di organizzazione. Ma, in un certo senso, è come se la Juve avesse archiviato la Champions e il campionato. Per questo la gara di San Siro sarà una prova importante. Milan? Nessuno si sarebbe aspettato un 3-0. Il problema c’è ed è il portiere, non hai Maignan che è un regista. La difesa con Tatarusanu non è tranquilla“.
Sul tridente Milik-Vlahovic Di Maria: “La risposta di Allegri è stata chiara, non giocheranno mai assieme. Perchè Milik o gioca al posto di Vlahovic o gioca al posto di Di Maria. Allegri li ruota e ha già in testa di alternare i tre. Queste settimane il turnover lo ha fatto il giudice sportivo, dopo forse si andrà avanti con questo sistema fino a novembre. Allegri ha detto che non ha un progetto per vederli assieme. Non c’è l’idea di metteri in campo. Penso che un 4-3-2-1 con Pogba, Di Maria e Chiesa sia possibile, dipende dal coraggio dell’allenatore.”
