Roma, la rivoluzione continua: dal mercato alla società, i giallorossi cambiano radicalmente. Via un dirigente. I dettagli.
Roma, tutto cambia in attesa di risposte. La situazione sul campo vede una squadra compatta che cerca di riordinarsi al netto degli infortuni per poi fare i conti con la gestione. Classifica che rispecchia un periodo altalenante, ma Mourinho sa benissimo che l’importante è stringere i denti. Il resto lo faranno le prestazioni, a maggior ragione dopo la pausa per il Mondiale. Rimanendo in tema di stop, una pausa forzata se la prende un dirigente giallorosso.
Non si tratta soltanto di rivoluzione, è anche una questione di esigenze: il CRO, Chief Revenue Officer, aveva già accordi con un altro club. Per questo i giallorossi hanno preferito fare chiarezza, in modo da poter guardare altrove con serenità: la Roma saluta Ryan Norys ringraziandolo per il lavoro svolto con i migliori in bocca al lupo per la sua nuova avventura al Tottenham. La compagine di Premier League lo attende, così come Antonio Conte. Uno che alla Roma avrebbe potuto lasciare il segno, poi non se ne fece nulla. Prima di Fonseca, il nome per la panchina dei giallorossi era il suo.
Roma, addio tra i dirigenti: chi lascia il club
Coincidenze, possibilità, episodi. Questo è il calcio e quando il mercato ci mette di mezzo lo zampino è possibile fare soltanto una summa di quello che sono state le esperienze vissute, nella speranza che chi va via abbia un buon ricordo tanto quanto chi decide di restare. La squadra di Mourinho è alla ricerca del sostituto di Norys. Nella speranza di rintracciare un profilo all’altezza del precedente. Non sarà facile, ma la Roma non può vivere di rimorsi: le strade si dividono per trovare nuove vie.
Questa vicenda non fa eccezione: la differenza, forse, si percepirà tra qualche settimana. A meno che non ci siano capovolgimenti di fronte. La società pensa al campionato, ma il parco dirigenti ha bisogno di una nuova figura quanto prima: la notte porterà consiglio e punti, perchè la testa fino a domenica sera è sempre a Kvaratskhelia e compagni. Con buona pace di chi va via, chi resta pensa al futuro prossimo. Il passato resta a guardare, stavolta da avversario.
