Le giocate di Kvaratskhelia sono arrivate anche in America: perché per il New York Times ha cambiato il calcio moderno.
Sono bastati pochi minuti a Dimaro per conquistare il cuore dei tifosi del Napoli. In strada, nei vicoli della città, i giovani supporter azzurri indossano la maglia di Kvaratskhelia, diventato subito idolo e capopopolo della rivoluzione portata avanti dalla società e da Spalletti.
Il club partenopeo ha sfruttato un periodo storico decisamente negativo per chiudere una delle operazioni più importanti dell’era De Laurentiis. A causa della guerra in Ucraina, Kvaratskhelia ha dovuto abbandonare la Russia in fretta e furia per motivi personali, così ha fatto ritorno in Georgia. Nel frattempo, tanti club avevano già messo nel mirino l’attaccante del Rubin Kazan, ma Giuntoli ha giocato d’anticipo, battendo la concorrenza spietata e concludendo l’affare con il Dinamo Batumi, club con il quale Khvicha ha giocato fino a fine giugno. Ora il giovane 2001 del Caucaso incanta in Serie A e secondo l’autorevole New York Times ha cambiato il gioco del calcio: ecco come.
Kvaravaggio, Kvaradona o semplicemente Kvaratskhelia. L’attaccante del Napoli è stato già accostato al Pibe de Oro per la sua incredibile facilità nel saltare tackle e avversari, come se fossero dei birilli. Il dribbling è una delle migliori qualità del georgiano. Ma anche potenza e precisione sul destro non sono da meno. Sembra un giocatore completo, dotato di tutte le caratteristiche fondamentali di un attaccante: salta l’uomo, è freddo sotto porta, serve i compagni con assist deliziosi. Ed è soprattutto dotato di una creatività che lo rende sempre imprevedibile ai difensori avversari.
Secondo il quotidiano The New York Times, Khvicha Kvaratskhelia ha uno stile “anarchico” che ha stravolto il calcio italiano. Negli ultimi anni, la Serie A ha fatto i conti con il tatticismo, il gioco corale, ma in pochi hanno provato a far esaltare le individualità dei migliori talenti in rosa. Uno è Pioli, con Rafael Leao. L’altro è Spalletti, con il numero 77 sulle spalle. “Kvaratskhelia sta portando il Napoli a lottare per lo Scudetto. E cosa più importante, ha reso il calcio nuovamente divertente”.
Il giornale americano ha dedicato uno straordinario articolo sul talento del club partenopeo, partendo dal ritorno in Georgia di Kvaratskhelia: “Nei tre mesi trascorsi da Kvaratskhelia a Batumi, allo stadio non era possibile trovare un posto libero – si legge sul NYT – Era arrivato in Georgia come un’icona nazionale consolidata“. Ma come si può affermare che un giocatore del 2001 abbia cambiato il calcio? Ebbene per il quotidiano non ci sono dubbi: “Nel calcio moderno non si producono più calciatori simili. Khvicha è volubile e intuitivo, vagamente anticonformista, in qualche modo selvaggio“.
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