Mentre il Mondiale in Qatar si appresta a partire il suo padre putativo, l’ex presidente della FIFA Sepp Blatter parla di “scelta sbagliata”
Viene da dire davvero ‘senti chi parla’. Perché il virgolettato nel titolo è di Sepp Blatter, 86 anni, presidente della FIFA per 17 stagioni, a processo insieme a Michel Platini con varie accuse (tra le quali corruzione e distrazione di fondi) per la sua gestione disinvolta della più ricca e potente organizzazione sportiva mondiale.
Fu lui, sorridente, ad aprire le due buste che nel 2010 assegnarono i Mondiali del 2018 alla Russia e quelli 2022 al Qatar.
Blatter, Mondiale e inchieste
Fu anche l’unica volta che la FIFA decise nel corso di un unico congresso l’assegnazione di due eventi di tale importanza. All’epoca non mancarono le polemiche. Si diceva che Blatter per avere un ultimo mandato ai vertici della FIFA avesse letteralmente fatto di tutto per accontentare i presidenti delle federazioni in. dubbio e accaparrarsi il loro voto. Le sue accuse oggi sono dirette a Platini. Con il quale è in lite da anni.
Lo scandalo e l’indagine: a processo
Come sono andate le cose dopo lo ricordiamo bene. Uno scandalo senza precedenti che ha letteralmente azzerato i vertici del calcio mondiale ed europeo. Ci furono indagini sulle votazioni sia del mondiale in Russia che di quello in Qatar. Si scoprì che numerose federazioni vennero ‘caldamente invitate’ dai vertici FIFA fedeli a Blatter ad appoggiare queste candidature. Si parlò anche di compravendita di voti. Il Mondiale in Qatar in questi giorni è nell’occhio del ciclone per numerose e palesi violazioni di diritti umani e civili. Decime di vittime sul lavoro nei cantieri su cui è calato un silenzio di stato.
Blatter oggi dice che quella decisione fu un errore: “Un paese troppo piccolo, senza tradizione calcistica. Fu un grave errore di valutazione. Ma non fu colpa mia…”
Blatter vs Platini
Blatter, il cui processo si è concluso l’8 luglio scorso con l’assoluzione, è in lite con Michel Platini da sette anni, da quando il caso è diventato di interesse penale. I due si sono sempre accusati a vicenda.
“Fu Platini a dirottare quattro voti di federazioni UEFA sul Qatar, la scelta doveva essere sugli Stati Uniti – dice oggi Blatter – Platini mi disse di essere stato invitato all’Eliseo, dove l’allora presidente francese Sarkozy aveva appena pranzato con il principe ereditario del Qatar. Quando parlammo della vicenda mi disse… ‘Sepp, cosa faresti se il tuo presidente ti chiedesse qualcosa?’ Gli risposi che in Svizzera non abbiamo un presidente…”.
Il processo suo, come quello di Platini, dopo sette anni di indagini e istruttorie, andrà avanti. I PM hanno impugnato la sentenza e presentato nuove accuse.
