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Juventus, Danilo è l’uomo della svolta: come cambia la squadra con lui al comando

Juventus, Danilo è l'uomo della svolta: come cambia la squadra con lui al comando

La Juventus ha trovato definitivamente in Danilo il suo nuovo leader: così è arrivata la svolta, e ora può iniziare un nuovo ciclo.

“Nei momenti difficili ci nascondiamo e gettiamo la palla. Non basta dire che siamo la Juventus, dobbiamo dimostrarlo”. Aveva parlato così, Danilo, dopo la disfatta dei bianconeri a Maccabi, in Champions League. Oggi, da quell’11 ottobre, è passato esattamente un mese, e la musica sembra davvero essere cambiata. Nell’Europa dei grandi l’avventura è finita, eppure in campionato è arrivata ieri la quinta vittoria consecutiva.

Juventus, Danilo è l'uomo della svolta: come cambia la squadra con lui al comando
Juventus, Danilo è l’uomo della svolta: come cambia la squadra con lui al comando (Ansa)

Perché qualcosa, nel gruppo squadra, oggi funziona meglio. Ed il brasiliano pare esserne il principale artefice. Leader non solo a parole, per aver capito cosa significa indossare il bianconero in Italia, oggi è la figura di maggior carisma a disposizione di Massimiliano Allegri. Ed i compagni lo hanno definitivamente riconosciuto come guida, dal punto di vista emotivo e non solo.

Danilo guida la riscossa Juve: com’è iniziata la svolta bianconera

Danilo guida la riscossa Juve: com'è iniziata la svolta bianconera
Danilo guida la riscossa Juve: com’è iniziata la svolta bianconera (Ansa)

L’allenatore, dato l’impiego centellinato di Leonardo Bonucci, ha fatto la sua scelta: con Juan Cuadrado un po’ troppo sotto pressione, è Danilo il nuovo vice capitano. Ma, quantomeno da fuori, sembra anche qualcosa di più. L’averci sempre messo la faccia e l’essere sempre a disposizione ha fatto sì che, almeno agli occhi dei tifosi, l’ex Manchester City abbia addirittura scavalcato tutti nelle gerarchie.

D’altronde, i compagni sembrano aver seguito alla lettera proprio quello che lui aveva detto dopo il Maccabi. La Juventus, infatti, ha ritrovato compattezza ed intensità mentale, quella che da parte sua non è mai mancata, ma che ora permette a Madama di ottenere risultati anche in contesti difficili. E blindando la porta, proprio grazie all’aiuto reciproco di ogni elemento: 0 gol subiti nelle ultime cinque partite e miglior difesa della Serie A.

A 31 anni, a Torino, il difensore sudamericano sembra aver trovato la propria perfetta dimensione. Ha l’esperienza per fare da chioccia ai più giovani ed ancora l’integrità per essere un punto fermo tra i titolari, cosa che Bonucci stenta a fare. Dal punto di vista tecnico, poi, è stato una garanzia sin dal suo arrivo, nella stagione con Maurizio Sarri in panchina.

E la maturità lo ha reso sempre più completo. Da “braccetto” della difesa a tre (aveva già cominciato con Pep Guardiola in Inghilterra) è sempre più a suo agio. È 9° in Serie A per numero di tocchi al pallone, e spesso tra lui e Gleison Bremer c’è una gara a chi fa più chiusure decisive. Più di qualche volta, la Juventus soffre ed il suo baricentro rimane più basso, ma è anche vero che Wojcech Szczesny e Mattia Perin oggi subiscono meno tiri in porta (solo Napoli, Lazio e Sassuolo fanno meglio). E da una distanza media di 20,3 metri (la seconda più alta in Italia).

L’atteggiamento di Danilo, in fondo, è ora quello di tutta la squadra. I leader, d’altronde, danno l’esempio, e sono legittimati quando vengono seguiti. Così, per la Vecchia Signora sembra un nuovo inizio. Diverso da quello, forse divenuto ingombrante, dei nove scudetti consecutivi e rappresentato da Bonucci. Un ciclo che ha il sapore del futuro, con tutti i giovani che stanno sbocciando, ma in prima fila il volto di Danilo Luiz da Silva.

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