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Lorenzo Sonego, dal calcio alla Coppa Davis: sai per quale club giocava?

Sonego Coppa Davis

Lorenzo Sonego è stato decisivo nella vittoria dell’Italia sugli Stati Uniti in Coppa Davis: il curioso retroscena sul passato da calciatore.

Se la Nazionale di Mancini è soltanto spettatrice dei Mondiali in Qatar, l’Italia del tennis continua a fare sognare. Nonostante le pesanti assenze di Berrettini e Sinner, gli azzurri sono riusciti a imporsi in Coppa Davis sugli Stati Uniti soprattutto grazie all’exploit di Lorenzo Sonego. Da essere non convocato nelle ultime partite, si è preso la rivincita diventando il volto copertina di questo splendido successo.

Sonego Coppa Davis
Lorenzo Sonego, tennista italiano (ANSA)

Il calcio italiano sta vivendo un peirodo difficile e malinconico nelle settimane in cui si sta svolgendo la Coppa del Mondo. Al contrario i tifosi e gli appassionati di tennis possono esultare per la vittoria dell’Italia ai quarti di finale di Coppa Davis. Una mezza impresa della Nazionale guidata da Filippo Volandri che, contro le previsioni della vigilia, ha eliminato gli Stati Uniti continuando il suo cammino nella storica competizione a squadre.

A Malaga il passaggio del turno porta la firma di Lorenzo Sonego che ha conquistato il primo punto battendo 2-0 Tiafoe nella miglior partita della sua carriera. Un match perfetto del numero 45 al mondo che si è fatto trovare pronto all’appuntamento, sfruttando al massimo l’occasione della vita e confermando di non essere una semplice riserva.

Sonego incanta in Coppa Davis: poteva diventare un calciatore!

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Lorenzo Sonego, il curioso passato nel calcio (ANSA)

I complimenti e gli applausi vanno a tutta la squadra perché il percorso parte da lontano e l’arrivo alle semifinali è il premio di tutti i sacrifici dei mesi passati. Dopo l’esaltante giornata di Malaga però si deve fare una menzione particolare per Lorenzo Sonego, protagonista inatteso di questo quarto di finale che non doveva nemmeno giocare.

La sua vittoria è risultata fondamentale per il trionfo finale, considerando che successivamente Lorenzo Musetti ha ceduto 2-0 contro Taylor Fritz prima della decisiva affermazione del doppio composto da Fognini e Bolelli. Insomma un momento indimenticabile per il classe ’95 che, all’ombra dei suoi connazionali, è comunque riuscito a ritagliarsi il suo spazio e ribadire di poter benissimo competere ad alti livelli.

Un riscatto personale per il 27enne che quest’anno ha incontrato un po’ di problemi, scendendo nella classifica ATP ma continuando a lottare come ha sempre fatto in campo. Una fortissima tenacia che nasconde qualche limite tecnico e fa la differenza anche con avversari sulla carta superiori. Un esempio che il duro lavoro paga sempre anche se, rispetto ai colleghi, hai iniziato tardi a giocare a tennis.

Da bambino infatti Sonego nutriva una forte passione anche per il calcio che ha praticato per diversi anni, arrivando addirittura nelle giovanili di un club di Serie A. Nello specifico del Torino, luogo di nascita, dove ha giocato nei Pulcini e anche due anni negli Esordienti. Come raccontò un suo ex allenatore in un’intervista, il suo ruolo era attaccante esterno e, oltre a non smettere mai di correre, aveva anche un’ottima tecnica con i piedi. Alla fine ha dovuto fare una scelta e ha deciso di concentrarsi soltanto sulla racchetta che, alla luce di dove è arrivato, non può lamentarsi.

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