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Moncalvo a TVPLAY: “Ci sono le impronte di John Elkann nel terremoto Juventus. Del Piero? Non arriverà”

Gigi Moncalvo

Lo scrittore Gigi Moncalvo ha parlato del terremoto in casa Juventus ai microfoni di calciomercato.it in onda su Twitch TvPlay. 

Durante la diretta Twitch di Calciomercato.it su TvPlaylo scrittore Gigi Moncalvo ha dato la sua sulla Juventus dopo le dimissioni dell’intero cda. Queste le sue parole.

Gigi Moncalvo
Gigi Moncalvo a TvPlay

IL TERREMOTO JUVENTUS – “John Elkann stavolta ha lasciato le impronte, il cda dopo le dimissioni globali ha nominato il nuovo direttore generale che è l’amministratore delegato di Gedi. La seconda impronta è che una società per azioni non può esistere senza un consigliere in carica e Arrivabene è sempre uomo di Elkann. Andrea Agnelli non si è dimesso, ma costretto a dimettersi e il golpe per John Elkann lo portano avanti quattro donne. E’ arrivata Suzanne Heywood da Southampton, managing director in Exor, John Elkann l’ha incaricata di seguire la vicenda Juventus. Se n’è occupata, ha dato istruzione a tre membri del cda, Daniela Marilungo, che ha preteso di mettere a comunicato le motivazioni, con Andrea Agnelli accusato di non aver informato a sufficienza gli altri consiglieri, poi ci sono poi la Hughes e Assia Venier. Insieme a loro, tre voti più uno quattro, Vellano, uomo di John Elkann e che deve investire in giro per il mondo un capitale di 9 miliardi di euro. Quando questi quattro si sono coalizzati Agnelli ha capito che non era giornata, gli è rimasto un solo voto, quello di Roncaglio, Nedved come sempre ha tentennato, con poi votazione finale da sei voti contro due e mezzo. Quindi tutto a casa. A questo punto la Juventus è in mano a ragionieri e fiscalisti, gente che di campo e allenatori ne sa poco, per quest’anno la strada per il Napoli è spianata”.

ALLEGRI – “Allegri ricordiamocelo che andò via perché quasi esigeva un ruolo alla Ferguson, avendo dimostrato cosa sa fare sul campo a quel punto della sua carriera sentiva il bisogno anche di una scrivania, con un ruolo di general manager. La società disse no, ma può darsi che la nuova dirigenza, guardandosi in casa, possa promuoverlo anche a general manager. Adesso prevedo grandi traguardi anche per Francesco Calvo. Del Piero presidente? Non credo, non vogliono altri stipendi. Ferrero è un commercialista che già prende stipendi importanti nel gruppo. La Juventus non vuole più spendere una lira ora, Del Piero non andrebbe lì gratis, non è onlus”.

FUTURO INCHIESTA PRISMA – “Bisogna vedere perché John Elkann ha voluto prendere questa decisione. Ha voluto fare piazza pulita dimostrando che vuole mandare via chi si è macchiato di colpe, chiedendo così un occhio di riguardo alla giustizia. A Torino si può…”.

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