Il giornalista Carlo Festa ha parlato del terremoto in casa Juventus ai microfoni di calciomercato.it in onda su Twitch TvPlay.
SUL CASO JUVENTUS – “La Juventus, dal 2000 in poi ha avuto una delle gestioni abbastanza oculate, tanto è vero che ha chiuso molti anni in utile. Successivamente negli ultimi cinque anni ha fatto un passo più lungo della gamba, nel senso che è aumentato il monte ingaggi a dismisura dei calciatori, è stata fatta un’operazione fallimentare su Cristiano Ronaldo, che è costata tantissimi soldi, dove i bianconeri non hanno vinto assolutamente nulla di quello che volevano vincere. La società è stata costellata da una serie di errori di gestione che si sono rivelati fatali, il comunicato che è stato diffuso era abbastanza prevedibile. Un passaggio interessante è quello dove si sottolinea una differenza di veduta tra la Procura di Torino e la CONSOB, ma la sostanza praticamente non cambia. I riflettori sono puntati sulle plusvalenze e sulla manovra stipendi. Io credo che sia prevedibili è che, dal punto di vista appunto giudiziario e CONSOB, si potrebbero prevedere, alla fine, delle sanzioni di tipo amministrativo, poi vedremo i processi, mentre per la giustizia sportiva non credo che la Juventus rischi tantissimo”.
“Vorrei precisare una cosa, parlando di sanzioni. Il reato ipotizzato è molto grave, anzi gravissimo, non dimentichiamo che si parte da questo presupposto. Successivamente la giustizia sportiva vive in un altro pianeta in Italia, che poi alla fine le sanzioni sportive potrebbero essere molto lievi rispetto a quelle emesse dai tribunali. Quello che dovrà fare la Juve? Ridurre il monte ingaggi perché ha chiuso gli ultimi esercizi in rosso, quindi hanno ammesso anche un commercialista, non penso che sarà quella la scelta nei prossimi anni. Questa è una soluzione temporanea, un commercialista che stia attento ai bilanci e non credo che la Juventus possa fare spese folli nei prossimi anni. Al momento no, non ci saranno nuove ricapitalizzazioni da parte di Exor perché l’ha appena fatta. Ho sentito un po’ di fonti si pensa che nei peggiori casi le perdite maggiorate possono essere di altri 150 milioni. Il nuovo cda dovrà ovviamente tenere le relazioni con la procura di Torino e la CONSUB“.