Cristiano Ronaldo a mani vuote, questo è emerso dopo la decisione della Procura di Torino: perché la Juventus può sorridere
Proseguono i giorni concitati in casa Juventus dopo le dimissioni dell’intero CDA, con gli addii in prima persona del presidente Andrea Agnelli e del vice Pavel Nedved. Lo sviluppo delle indagini sta facendo emergere sempre nuovi dettagli e le intercettazioni gettano ombre sempre più imponenti sulle figure che hanno gestito il mondo Juve fino ad una settimana fa.
Tra il caos legato alle plusvalenze e quello sugli stipendi mancanti, il terremoto bianconero continua a lasciare macerie intorno a sé. Tra i giocatori coinvolti, anche Cristiano Ronaldo. Il portoghese, citato per gli accordi privati con la dirigenza juventina, è stato ovviamente coinvolto proprio per i già discussi 4 mesi di stipendio messi in standby. Secondo quanto era emerso nelle scorse ore, il 5 volte Pallone d’Oro aveva chiesto gli atti d’inchiesta sulla Juventus, proprio per facilitare il lavoro ai suoi avvocati e conoscere meglio la sua posizione ed un’eventuale richiesta da presentare al club.
Stando a quanto emerso proprio questa mattina, per Cristiano Ronaldo si è profilato un grosso buco nell’acqua. I colleghi del “Fatto Quotidiano” hanno infatti riferito che la Procura di Torino ha negato al calciatore e ai suoi avvocati gli atti di inchiesta sulla Juventus, perché privo di alcun titolo per riceverli. Il fuoriclasse, però, non è del tutto a mani vuote. I legali che lo rappresentano, infatti, hanno già tra le loro mani tre scritture private che assicuravano di far recuperare all’attaccante tre stipendi mancanti, dopo averne rinunciati a quattro. Le modalità stabilite sarebbero state due: premio fedeltà, in caso di permanenza a Torino e incentivo all’esodo se avesse lasciato il club. La cifra discussa raggiunge i 19,5 milioni di euro.
Intanto, secondo l’agente sportivo Alessandro Lucci, se anche CR7 avesse in mano le sopracitate carte, si renderebbe conto che quelle scritture private non hanno alcun valore per la tutela legale. Un aspetto da non sottovalutare e che si andrebbe ad aggiungere ad un appunto emerso da un meeting sugli Updates di Manovra 2020/21, dove viene citato un certo AA, presumibilmente Andrea Agnelli, il quale avrebbe chiesto informazioni sulla situazione Ronaldo.
Il patron avrebbe lasciato l’incontro senza finalizzare la sua posizione sulla manovra stipendi, dando però una soluzione: quella di non fare nulla e aspettare che sia lo stesso Cristiano a sollevare la questione se fosse realmente interessato. Un primo epilogo che non soddisferà di certo l’attaccante, ma che può far sorridere, anche solo per il momento, la Vecchia Signora.
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