Renzi sfida Salvini a calcio: “Penso che io sia più bravo”. L’ex Presidente del Consiglio lancia un invito tra il serio e il faceto al segretario della Lega
Proprio quando sembrava che la sua presenza sul palcoscenico della politica italiana fosse poco più che superflua, è tornato prepotentemente in auge. Ad appena quarantotto anni, Matteo Renzi ha già ricoperto cariche e ruoli di assoluto rilievo all’interno del sistema istituzionale. Ex sindaco di Firenze, poi segretario del Partito Democratico e Presidente del Consiglio, il leader di Italia Viva, il movimento da lui fondato, è da sempre un grande appassionato di calcio e un acceso tifoso della Fiorentina.
In questi giorni infuriano dibattiti e polemiche in merito allo scandalo che sta investendo i vertici dirigenziali della Juventus. Anzi, gli ex dirigenti alla luce delle dimissioni in blocco dell’intero Consiglio di Amministrazione. Intervenuto nel corso della diretta su Calciomercato.it ai microfoni di TvPlay, Matteo Renzi ha preferito non entrare nel merito della vicenda giudiziaria, preferendo seguire il percorso di un sano e legittimo garantismo.
Resta il fatto che il calcio italiano va cambiato dalla radice fino al vertice, come più volte Renzi ha sottolineato. Secondo l’ex capo del governo italiano, la strada da seguire è quella del calcio inglese. “Perchè la Serie A non può diventare come la Premier League?“, il quesito posto dal leader di Italia Viva. Una domanda che prevede quasi certamente una risposta multipla.
Ma al di là di un diffuso e costante malcostume da cui il calcio italiano non riesce ad affrancarsi, la passione alla fine prende il sopravvento. E così, di fronte a un pallone che rotola anche le rivalità e le divergenze politiche più aspre possono appianarsi. Matteo Renzi, sempre nel corso della diretta su TvPlay, ha lanciato tra il serio e il faceto una sfida al suo avversario politico e omonimo, il segretario della Lega Matteo Salvini.
“Salvini intanto porta sfiga nelle partite, con Matteo ci scherzo sopra. Nel 2006 fece la grande campagna perché l’Italia perdesse e si vinse il mondiale. Nel 2018 tifava Croazia e ha vinto la Francia. Non c’ho mai giocato contro, ma lancio la sfida e sono convinto che con un tocco di palla sono meglio io. Sono pronto alla sfida”.
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