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Il calcio come il futsal: da Pioli a Spalletti, cosa pensano i mister del tempo effettivo

Spalletti e il tempo effettivo

Da Stefano Pioli a Luciano Spalletti: cosa pensano gli allenatori di Serie A del tempo effettivo nel gioco del calcio. 

Il Mondiale in Qatar ha aperto il dibattito sul tempo di gioco. I maxi recuperi non sono piaciuti agli interpreti, ma Collina – presidente della Commissione Arbitri della FIFA – ha ribadito che c’erano troppe perdite di tempo e in qualche modo gli arbitri hanno cercato di rimediare.

Spalletti e il tempo effettivo
Cosa pensa Luciano Spalletti del tempo effettivo in una partita di calcio (TvPlay.it)

Allora, l’ad del Monza Adriano Galliani ha proposto una regola molto simile a quella che si utilizza nel futsal: “Due tempi di gioco da 30 minuti, con il cronometro che si ferma ogni volta che il pallone non è in gioco“. Nel calcio a cinque, viste le dimensioni del campo, ci sono due tempi da 20 minuti. Chiaramente, per un terreno di gioco dalle dimensioni più grandi vanno adeguate le norme. Si tratta di una regola certamente rivoluzionaria, che però l’IFAB sta valutando con attenzione. Infatti, nel futuro del calcio c’è il tempo effettivo. E’ solo questione di…tempo. Ma cosa pensano gli allenatori di Serie A? I big da tempo richiedono un’intervento contro le perdite di minuti preziosi: ecco cosa pensano Pioli, Mourinho e Spalletti.

Tempo effettivo: la parola agli allenatori di Serie A

Cosa pensa Pioli del tempo effettivo
Stefano Pioli sulle perdite di tempo (TvPlay.it)

Solo di recente, Stefano Pioli ha storto il naso in merito ai recuperi extra-large assegnati durante la Coppa del Mondo in Qatar. Troppo lunghi e anche inutili a parer suo. “In dodici minuti assegnati, quanto si gioca? – si è domandato il mister del Milan retoricamente – Quando la palla va fuori, ci sono infortuni o altro, allora interrompi il cronometro“. E così, anche Pioli sostiene la proposta di Galliani, con sessanta minuti di gioco effettivo.

Dello stesso avviso anche Mourinho, che si dice curioso: “Vorrei il tempo di gioco effettivo per evitare perdite di tempo. In culture come quella portoghese o quella italiana sarebbe una cosa positiva“. Il tecnico della Roma apre a questa possibilità, che permetterebbe al gioco del calcio di cambiare vesti, di allinearsi a tanti altri sport che fermano il cronometro nei momenti “morti”.

E anche Luciano Spalletti, circa un anno fa dopo il pareggio contro il Verona, ha alzato la voce contro i falli sistematici e il tempo di gioco perso: “Ci vuole il tempo effettivo”. Alla fine c’è un fattore comune che lega gli allenatori positivi ai due tempi da 30 minuti ciascuno: sono tutti stufi di giocare meno del previsto. Nessuno si aspetta di disputare 90 minuti di gioco effettivo, ma certamente risulta imbarazzante quando nei report dei post-partita di Serie A si superano appena i 50 minuti. Poco più di una frazione di gioco.

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