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Origi e Adli, prove di riscatto: perché Pioli può sorridere

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Tommaso Ferrarello

Origi e Adli hanno fin qui deluso, ma nelle recenti uscite durante la sosta hanno dato risposte positive: ecco perché Pioli può essere soddisfatto.

La prima amichevole di lusso a Dubai che ha visto il Milan sfidare l’Arsenal si è conclusa con una sconfitta, ma Stefano Pioli ha ricevuto buone risposte forse dai due giocatori più attesi, vale a dire Yacine Adli e Divock Origi.

L’attaccante del Milan Divock Origi (ANSA)

Partiti entrambi titolari, Adli da trequartista e Origi da prima punta, sono stati tra i più attivi, soprattutto nel primo tempo quando il Milan ha giocato meglio e creato di più degli inglesi.

Origi e Adli, due possibili risorse

Yacine Adli (ANSA)

Andando più nel dettaglio della partita giocata contro l’Arsenal, Origi ha avuto due grandi occasioni per andare in gol. E’ sicuramente mancata anche un po’ di fortuna e un po’ di precisione. La prima se l’è creata da solo. Controllo orientato e destro a giro da fuori area, con il pallone che ha colpito la traversa. E’ stato invece impreciso nella seconda occasione: bellissimo cross dalla fascia destra proprio di Adli e colpo di testa tutto solo in area di rigore che ha sfiorato il palo. Un centravanti come lui da lì non può sbagliare e deve fare gol. L’ex Bordeaux invece ha messo qualità e tecnica al servizio della squadra, proprio due dei suoi punti di forza. Adli ha giocato tanti palloni, è stato spesso nel vivo del gioco e ha dato grande pulizia alle manovre offensive dei rossoneri.

Nonostante la sconfitta, Pioli può dunque sorridere, proprio perché questa pausa sta dando possibilità ad alcuni calciatori di ritrovare minutaggio e condizione fisica. Adli e Origi sono arrivati in estate a parametro zero. Due innesti che avrebbero dovuto dare maggior possibilità di scelta al tecnico rossonero, ma le loro prestazioni dei primi mesi non hanno convinto la dirigenza. Discontinuità e scarsa incisività avevano costretto Pioli a puntare quasi sempre sui titolarissimi. La pausa per il Mondiale è dunque arrivata nel momento migliore, proprio perché i due stanno sfruttando questi mesi per accumulare maggior minutaggio, entrare in condizione fisica e amalgamarsi al meglio alle richieste tattiche di Pioli.

Entrambi devono ancora crescere nella concretezza negli ultimi 20/25 metri di campo, è vero, ma a 3 settimane dall’inizio della seconda parte di stagione, sia Adli che Origi si candidano ad essere due risorse importanti per il Milan. Saranno loro gli innesti del mercato invernale, pronti a trovare più continuità per allungare la coperta della rosa rossonera, con l’obiettivo di dare un importante contributo alla rincorsa sul Napoli.

 

 

Tommaso Ferrarello

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