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Argentina, cos’è cambiato in 8 anni: due soli superstiti dalla finale Mondiale del 2014

Lionel Messi seconda chance

Sarà molto diversa da quella del 2014 che perse contro la Germania l’Argentina che contenderà il titolo iridato alla Francia: solo due i superstiti

Lionel Scaloni, Commissario tecnico dell’Argentina, è riuscito nella sua mission: l’Albiceleste torna a disputare una finale dei Mondiali dopo 8 anni. La vittoria contro la Croazia, che ha visto ancora un Messi sontuoso, ha consegnato ai sudamericani l’atto conclusivo della rassegna iridata contro i campioni del mondo in carica della Francia.

Lionel Messi seconda chance
Argentina, cos’è cambiato rispetto alla finale del 2014 (TvPlay.it)

I transalpini hanno, infatti, superato per 2-0 il Marocco, vera rivelazione dei Mondaili, con i magrebini che comunque sono usciti dal campo con l’onore delle armi avendo tenuto aperto il match fino al 2-0, al 79′, di Kolo Muani, il terzo gol più veloce di un subentrato, appena 44 secondo, nella storia della Coppa del Mondo.

Dunque, sarà, domenica 18 dicembre, Argentina contro Francia, Lionel Messi contro Kylian Mbappè, compagni di squadra al Paris Saint-Germain e avversari domenica, il vecchio Re che, per quanto all’ultimo match in un competizione mondiale, non ha alcuna voglia di abdicare, e il nuovo Re che scalpita di ereditarne lo scettro e il trono di miglior giocatore del mondo.

Argentina,  cos’è cambiato in 8 anni: solo Messi e Di Maria tra i superstiti

Chi, dunque, vincerà questa sfida tra Re? Messi o Mbappè? Secondo gli addetti ai lavori, sulla carta la Francia è molto più attrezzata dell’Argentina, tuttavia dopo la partenza ad handicap (l’inatteso ko contro l’Arabia Saudita) i sudamericani hanno fatto quadrato attorno alla loro stella Messi che da vero leader si è caricato sulle spalle i suoi compagni.

Lionel Messi superstiti finale 2014
Lionel Messi, uno dei due superstiti della finale mondiale del 2014 (TvPlay.it)

La “Pulga” ha piazzato due assist da extraterrestre  (oltre a 5 gol) nei momenti clou mentre i suoi compagni hanno dato prova di giocare con lui e non per lui. Insomma, chi immagina che domenica prossima possa andare in scena il replay di 8 anni fa si sbaglia di grosso. A prescindere dall’esito finale, l’Albiceleste darà del filo da torcere alla favorita Francia, ben diversamente da quella che nel 2014 si consegnò ai tedeschi senza di fatto lottare, con un Messi abulico, assente e minato dalla tensione tanto  da cadere preda dei conati di vomito durante il match.

Sarà quindi un’Argentina diversa anche perché gli unici superstiti della finale persa contro la Germania sono appunto Messi e Angel Di Maria. Allora in campo c’erano De Michelis, Mascherano, Lavezzi e Higuain, oggi gli eroi che, insieme alla Pulce, fanno sognare un popolo intero sono Julian Alvarez, Mac Allister, Rodrigo De Paul, senza dimenticare Lautaro Martinez e Paulo Dybala, sebbene il nerazzurro, partito titolare, sia stato scavalcato nelle gerarchie di Scaloni dal talento del City, autore di una doppietta contro i croati, e il giallorosso non abbia mai visto il campo, solo una manciata di minuti, 21 per la precisione, in Qatar per la Joya.

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