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Gvardiol, il difensore mascherato: da dove nasce il curioso soprannome?

Josko Gvardiol Mondiali

Josko Gvardiol è sicuramente stato uno dei migliori difensori ai Mondiali con la sua Croazia: il suo soprannome però è tutto da ridere.

La Croazia stavolta non è arrivata in finale ma si è aggiudicata comunque un’altra medaglia ai Mondiali. Dopo il secondo posto a Russia 2018 è arrivato il bronzo in Qatar dopo la vittoria per 2-1 nella “finalina” contro la favola Marocco. Tra i protagonisti di questo comunque storico traguardo c’è sicuramente il marchio Josko Gvardiol, uno dei migliori difensori dell’intera rassegna iridata.

Josko Gvardiol Mondiali
Gvardiol, il suo soprannome è tutto da ridere

In attesa di scoprire chi diventerà campione del mondo tra Francia e Argentina, bisogna fare soltanto gli applausi anche alle due sconfitte delle semifinali. Il Marocco resterà sicuramente la rivelazione assoluta di questa competizione ma anche la Croazia ha compiuto un’altra impresa confermandosi sul podio.

Un paese di meno di 4 milioni di abitanti (meno della metà della Lombardia per fare un paragone) continua a sfornare talenti calcistici che, sotto la guida sapiente di Luka Modric, brillano anche nei migliori palcoscenici. Dei tanti gioielli della rosa di Dalic ha catturato l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori Josko Gvardiol, difensore roccioso saltato all’occhio non solo per la maschera protettiva ma per le sue straordinarie prestazioni.

Gvardiol, stellina del Mondiale: come lo chiamano i compagni

Gvardiol Soprannome
Josko Gvardiol, da dove nasce il suo curioso soprannome

I Mondiali 2022 ci lasceranno tanti ricordi e sono stati l’occasione per alcuni giocatori di mettersi ulteriormente in mostra come capita sempre in questo tipo di manifestazioni. In un’ipotetica formazione migliore del torneo troverebbe probabilmente posto Josko Gvardiol, titolare fisso della Croazia a soli 20 anni e stellina del calcio europeo.

Il classe 2002 si era già fatto notare con la maglia del Lipsia ma in Qatar ha davvero impressionato tutti, offrendo una serie di prove maiuscole da vero leader. Un muro invalicabile per gli attaccanti avversari, a parte Lionel Messi, l’unico in grado di creargli problemi nella semifinale contro l’Argentina persa 3-0.

Una serata storta che può capitare di fronte a uno dei migliori calciatori di sempre, praticamente immarcabile in questi giorni. Tutta esperienza per l’ex Dinamo Zagabria, sbarcato nell’estate 2021 in Bundesliga per 16 milioni di euro, che con grande carattere e personalità si è subito riscattato contro il Marocco trovando anche il gol del vantaggio a chiudere in bellezza la sua avventura.

Dalle ultime indiscrezioni di mercato si parla già di diversi assalti dalla Premier League che potrebbero farlo diventare il difensore più pagato della storia del calcio, superando l’attuale primato di Maguire passato al Manchester United per 87 milioni di euro.

In ogni caso non potrà che essere un futuro luminoso per “Pep”, come a volte si divertono a chiamarlo i suoi compagni. Un curioso soprannome che all’apparenza risulta difficile da apprendere ma se ci ragioni sopra puoi capirne il significato. Nello specifico deriva dall’assonanza del suo cognome col più famoso allenatore Pep Guardiola che chissà un giorno non possa allenarlo.

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