Giuntoli ha avviato i contatti per portare Ounahi al Napoli: qui abbiamo studiato le chiavi tattiche che potrebbero farlo sbocciare in Italia.
Nelle ultime ore rimbalza su tutti i quotidiani la notizia di un Cristiano Giuntoli, ds del Napoli, che già ha fatto il primo passo per Azzedine Ounahi. Il ventiduenne marocchino, al Mondiale, ha stupito anche i top club. Per lui, dunque potrebbe scatenarsi un’asta nel quale gli azzurri vogliono dire la loro, pur con degli ostacoli non indifferenti sulla strada.
Le prestazioni in Qatar hanno nettamente alzato il valore d’acquisto del giocatore in forza all’Angers, che oltre alle qualità tecniche ha mostrato soprattutto personalità da vendere. Il Napoli dovrà guardarsi dalle altre squadre. La richiesta sarebbe intorno ai 35 milioni per lui, ed i contatti lasciano credere che i partenopei possano un tentativo concreto. D’altronde, il profilo di Ounahi rientra perfettamente nei parametri tecnici, tattici, anagrafici della squadra di Luciano Spalletti.
Napoli, Ounahi è perfetto per completare la squadra: l’analisi tattica
Già solo l’età ed il contesto da cui proviene, fanno ben capire perché Giuntoli abbia messo gli occhi su di lui. Un giocatore di grande duttilità tattica, nonostante il suo posizionamento di partenza sia stato, nel Marocco, sempre tra centrodestra e centrosinistra. La sua capacità, infatti, è quella di facilitare il lavoro di chi gli sta di fianco, come lo è stato anche per Sofyan Amrabat. Ounahi, difatti, è un giocatore estremamente mobile, dunque abile nella lettura e nell’occupazione degli spazi liberi.
Nella nazionale marocchina, poi, ha funzionato a meraviglia il “triangolo” immaginario formato contro Achraf Hakimi ed Hakim Ziyech. Uno schema che Spalletti potrebbe riproporre utilizzandolo sia come mezzala destra che sinistra nel suo collaudato 4-3-3, per rendere ancora più letali i meccanismi.
Il giocatore dell’Angers ha infatti dimostrato una propensione naturale ad attaccare: nelle semifinali, delle quattro squadre, è stato il più coinvolto in iniziative dal punto di vista offensivo. Questo perché non solo, negli schemi di Walid Regragui, era uno dei primi a portare la pressione ai difensori avversari, ma anche per la sua capacità di muoversi in progressione con la palla e rompere “le linee nemiche”. Una statistica nel quale in Italia si fa spesso notare Niccolò Barella, non a caso uno dei centrocampisti più decisivi in assoluto.
Chiaramente, ogni analisi non può tenere conto dei problemi di adattamento, che dipendono anche dai fattori ambientali. Eppure, vedere uno dei giocatori più incredibili del Mondiale al Napoli sarebbe una nota lieta per campionato. La rosa degli azzurri, inoltre, ha la struttura per attendere la sua crescita senza buttarlo evidentemente subito nella mischia. A Giuntoli, invece, il compito di imbastire la trattativa, senza però cadere ostaggio di quella prassi che porta a fare follie per un giocatore che ha appena brillato nella rassegna iridata.
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Nonostante i parametri di cui sopra, è proprio quello economico l’ostacolo principale, considerando anche l’ascesa del giocatore. Un investimento del genere, dalle parti del Vesuvio, potrebbe esserci solo al verificarsi di determinate condizioni. Uno scenario che, in fondo, ha già escluso dalla corsa al numero 8 marocchino il Marsiglia di Igor Tudor.
La concorrenza più agguerrita è dunque quella di Barcellona e Leicester, che potrebbero portare le cifre in una dimensione inarrivabile anche per il Napoli. Giuntoli, in ogni caso, ha fatto il suo sondaggio. Non ci resta ora che attendere l’inizio della sessione di mercato per capire come andrà. La certezza sembra essere una sola: il Mondiale in Qatar ha cambiato la carriera di Azzedine Ounahi.
