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Juventus, i nomi del nuovo CdA: tre sfide per il futuro bianconero

Il nuovo direttore generale della Juventus Maurizio Scanavino

Ufficializzati i nomi dei candidati l prossimo CdA della Juventus che avrà da affrontare sfide decisive per l’inchiesta Prisma sul fronte della giustizia ordinaria e sportiva e con la UEFA

E’ un giorno chiave per il futuro della Juventus. Exor infatti ha reso nota la lista ufficiale di candidati, già depositata nei termini previsti, per il nuovo Consiglio d’Amministrazione che entrerà in carica il prossimo 18 gennaio. Insieme al presidente Gianluca Ferrero e al direttore generale Maurizio Scanavino, ne fanno parte Diego Pistone e i candidati indipendenti Fioranna Vittoria Negri e Laura Cappiello. Una squadra di tecnici per affrontare i tre principali fronti su cui è impegnato il club.

Il nuovo direttore generale della Juventus Maurizio Scanavino
Il nuovo direttore generale della Juventus Maurizio Scanavino – Tv Play

La Juventus, che domani ha convocato l’assemblea dei soci per approvare i bilanci modificati per le stagioni contestate (2019-20, 2020-21 e 2021-22) accogliendo solo alcuni dei rilievi di Consob, l’autorità indipendente che vigila sulle società quotate in Borsa, Deloitte e dalla Procura di Torino. Proprio sul fronte della giustizia ordinaria si gioca la prima delle partite decisive che il club è chiamato ad affrontare nei prossimi mesi.

Juventus, processo ordinario e sportivo: gli scenari

L’inchiesta Prisma, infatti, ha portato al rinvio a giudizio del club e degli ormai ex dirigenti. Proprio le dimissioni in blocco della vecchia dirigenza, a partire dall’ex presidente Andrea Agnelli, hanno convinto i pm a rinunciare alla richiesta di misure cautelari proprio perché le eventuali esigenze che avrebbero potuto giustificarle si sono affievolite.

Gli effetti dell’inchiesta Prisma si fanno sentire anche a livello sportivo. La Procura Federale batte sempre sul tasto delle violazioni dell’articolo 31 del Codice di Giustizia Sportiva. Da un lato, ha detto il giornalista Marco Bellinazzo a Tv Play, “si chiede una revocazione parziale in merito alle plusvalenze nei bilanci 2019-20 e 2020-21. Ma la Federcalcio ha avviato un’indagine per le plusvalenze della stagione 2021-22, che può andare avanti per la sua strada, tanto che si apre ora un nuovo filone”.

 

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Ma su questo fronte, ha commentato l’avvocato Roberto Afeltra sempre a Tv Play, “il GIP di Torino ha già bollato come carente il materiale istruttorio in materia delle plusvalenze. Ed ha anche definito come “in buona fede” il comportamento della Juventus. E la colpa, che pure basterebbe per essere condannati in sede sportiva, si esclude accertando la buona fede. Dunque, sul fronte plusvalenze non credo che la Procura Federale potrà avere ragione”.

Più probabile, conclude Afeltra, che il procedimento su concluderà con una diffida con ammenda per la manovra stipendi visto che la Juventus ha fatto ricorso a scritture private con i calciatori non depositate in FIGC o in Lega.

La partita con la UEFA

Il terzo fronte si apre con la UEFA, e non ha a che fare con il coinvolgimento dei bianconeri nel progetto della SuperLega. La questione riguarda l’accordo transattivo del 23 agosto, il settlement agreement che i bianconeri hanno concordato dopo le violazioni del fair play finanziario. In linea teorica, non si possono escludere sanzioni che però vanno dalle multe alle restrizioni sul numero di calciatori nella lista UEFA. Più difficile la prospettiva più estrema, ovvero l’esclusione dalle coppe europee.

Eventuali sanzioni, anche molto gravi, sarebbero comminate solo di fronte a casi di dolo accertato – ha spiegato Bellinazzo a Tv Play -. Per intenderci, solo nel momento in cui l’organo di controllo finanziario dell’UEFA dovesse accertare che il bilancio presentato dalla società per accedere al settlement agreement era palesemente truccato“.

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