Skriniar sugli scudi: contro il Napoli è tornato ai suoi livelli. Intanto, Marotta fa il punto della situazione del rinnovo dello slovacco
L’Inter, battendo meritatamente la capolista Napoli, ha riaperto i giochi in vetta alla classifica, con gli stessi nerazzurri che si iscrivono alla bagarre scudetto. Sugli scudi, ovviamente, Edin Dzeko, match winner che ha negli azzurri di Luciano Spalletti con cui ha vissuto la sua migliore stagione in assoluto (39 gol in 51 apparizioni nella stagione 2017-18 quando entrambi erano alla Roma) una delle sue vittime preferite.
Con quello di ieri sera a San Siro sono 6 le realizzazioni, considerando anche quelle in maglia giallorossa, del bosniaco contro i partenopei. Un gol, su pennellata di Dimarco, che ha allontanato lo spettro di un campionato per i nerazzurri di Simone Inzaghi fuori dalla lotta per il titolo.
Ma se Dzeko ha regalato il gol-vittoria, Milan Skriniar e compagni di reparto hanno blindato il risultato annullando lo spauracchio dei nerazzurri, il capocannoniere Victor Osimhen, che di fatto non ha toccato palla, con Onana inoperoso fino all’89’ quando si è opposto da par suo alla conclusione ravvicinata di Raspadori.
Una prestazione maiuscola del difensore centrale slovacco che ha fornito l’ulteriore dimostrazione del perché il Paris Saint-Germain fosse disposto a ricoprirlo d’oro, 9 milioni di euro netti all’anno, pur di strapparlo all’Inter.
Anche se i transalpini hanno ufficialmente rinunciato a Skriniar, l’annuncio del rinnovo contrattuale di quest’ultimo tarda ad arrivare facendo preoccupare non poco i tifosi nerazzurri. A tal proposito, a fare chiarezza è stato Beppe Marotta, Amministratore Delegato del club di Viale della Liberazione, ai microfoni di DAZN prima del fischio d’inizio del big match di ieri sera:
“Sono delle dinamiche tipiche del mondo del calcio, ci sono altre squadre alle prese con la stessa situazione. Stiamo negoziando con i suoi rappresentanti perché riteniamo che meriti di rimanere nel nostro organico. Da parte nostra c’è grande disponibilità, speriamo si possa arrivare ad una conclusione. Sono sempre ottimista nella vita, ma in questo caso ottimismo è anche sinonimo di realismo. Sappiamo che possiamo fare tanto, ma non possiamo fare l’impossibile“.
Insomma, per quanto lo slovacco sia un pilastro della difesa nerazzurra, l’Inter deve fare i conti con la realtà, il che significa che è stata tracciata una linea rossa che il club nerazzurro non può oltrepassare. I tifosi, dunque, sono avvisati.
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