Non sono passati inascoltati i fischi dei tifosi giallorossi a Zaniolo nel match contro il Genoa: ecco come cambiano le strategie della Roma
Dopo il pari in rimonta a San Siro contro l’Inter la Roma è tornata al successo superando per 1-0, con una perla di Paulo Dybala, il Genoa e accedendo così ai quarti di finale di Coppa Italia dove attende la vincente della sfida, in programma martedì 17 gennaio, tra il Napoli e la Cremonese.
Si profila, quindi, un’altra battaglia, si spera, solo in campo, tra i giallorossi e gli azzurri. Intanto, a fare rumore dopo il successo contro i genoani non è il risultato del match, e per una volta neanche le dichiarazioni di José Mourinho, bensì i sonori fischi all’indirizzo di Nicolò Zaniolo, in stridente contrasto con gli applausi a scena aperta per la “Joya” che ancora una volta ha tolte le castagne dal fuoco al tecnico giallorosso.
Insomma, i tifosi giallorossi hanno platealmente fatto capire da che parte stanno eleggendo quindi a loro idolo tra l’ex juventino e l’ex interista il fresco campione del mondo. E la società giallorossa? Rimarrà sorda ai fischi dei propri tifosi?
Ebbene, a “offrire un ombrello” a Zaniolo per ripararsi dalla pioggia di fischi dell’Olimpico è stato, nella conferenza stampa del post-partita, lo Special One chiedendo ai tifosi di astenersi dal bersagliare di fischi i suoi ragazzi: “Non sono più un bambino, tra poco compio 60 anni ma so che quando si dà il massimo non si è obbligati a dare di più. Quando un giocatore dà tutto, ha sempre il mio affetto. Mi è dispiaciuto sentire qualche fischio per Zaniolo: alla gente chiedo di non fischiare i miei giocatori“.
Tuttavia, i fischi dell’Olimpico possono imprimere una svolta inaspettata nel difficile rinnovo contrattuale di Zaniolo che, infatti, potrebbe decidere di cedere alle sirene che da tempo lo lusingano. Un nodo in più da sciogliere il prima possibile per il Direttore generale giallorosso Tiago Pinto che, oltre a essere in pressing su Smalling di cui ansiosamente attende la risposta alla sua offerta di rinnovo, un biennale a cifre leggermente inferiori a quelle dell’ accordo in essere, è alle prese con le difficoltà nel piazzare gli esuberi Shomurodov e il “separato in casa” (giallorossa) Karsdorp che di fatto bloccano le sue strategie di mercato in entrata.
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