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Cantone a TVPLAY: “Criminalità organizzata ancora legata ai tifosi, su Messina Denaro…”

Raffaele Cantone tvplay 17 gennaio 2023

Raffaele Cantone è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda su TVPlay. Tanti i temi sul tavolo di discussione. 

Raffaele Cantone, Procuratore della Repubblica di Perugia, a calciomercato.it in onda su TvPlay ha parlato di Messina Denaro e tanto altro. Queste le sue parole:

Raffaele Cantone tvplay 17 gennaio 2023
Il Procuratore della Repubblica Raffaele Cantone (Ansa Foto)

L’IMPORTANZA DELL’ARRESTO DI MESSINA DENARO – “Perché è la prova che alla fine nessuno vince le battaglie contro lo stato definitivamente, può vincere le singole battaglie ma non la guerra. Nessuno può restare latitante tutta la vita. Sotto questo profilo credo sia un risultato importantissimo anche per l’immagine del paese e un messaggio che non ci sono luoghi di impunità assoluta”.

PRESENZA DELLA MAFIA NEL CALCIO – “Sono ancora presenti però in quest’ultima fase la loro presenza è stata molto meno visibile, quantomeno per quanto riguarda le mafie tradizionali. La criminalità organizzata comunque c’è, nelle curve, quando controllano attività illegali o quando riescono a controllare certe fette di tifosi. Sono rimasto colpito dal comportamento della curva dell’Inter quando ha mandato via i tifosi per commemorare un soggetto ammazzato in quella che è stata un’esecuzione mafiosa. Permangono quindi certi legami incestuosi tra tifosi e criminalità organizzata. Penso anche a certi striscioni che inneggiano a personaggi ammazzati legati alla criminalità organizzata notori, vengono esposti sistematicamente ogni domenica”.

CASO PLUSVALENZE – “Viene fuori un quadro di ipocrisia, questa storia delle plusvalenze è una cosa che tutti sanno e tutti fanno finta di non sapere. C’è bisogno di regole rigorose, ma bisogna poi farle rispettare. Le plusvalenze drogano dal punto di vista economico i bilanci e quindi la possibilità di spendere. Quindi indirettamente possono incidere sui risultati sportivi, la cosa grave è che questi sono meccanismi molto diffusi a prescindere dalle indagini giudiziari, ad oggi non si sono trovati i meccanismi contabili corretti per evitare abusi di questo tipo”.

CASO SUAREZ – “La Juventus come società non è mai stata indagata, era stata indagata uno dei legali della Juventus per il quale è stata richiesta archiviazione. Abbiamo trasmesso poi le risultanze alla giustizia sportiva che ha deciso di non procedere. Poi è rimasta una situazione che è una situazione sospesa per motivi tecnici e che riguarda  un dirigente della Juventus ora denucleato e per il quale si potrà procedere però solo a processo finito. Quello è un processo sospeso. Valutazioni di tipo etico non mi spettano, ma solo nell’ambito dei reati”.

CHIAPPERO E PARATICI – “Nei confronti del titolare dello studio legale della Juventus abbiamo ritenuto non ci fossero gli elementi per il reato per il quale procedevamo, non c’era la prova che fossero a conoscenza dell’esistenza di un falso, erano intervenuti ma non si sapeva come si sarebbe svolto l’esame. Per quanto riguarda Paratici c’è una questione tecnica, il processo è sospeso, non si può procedere per false dichiarazioni al Pubblico Ministero fino a quando non si conclude il processo attualmente in corso”.

MESSINA DENARO SCARICATO DALLA MAFIA – “Mi sono un po’ stancato di queste dietrologie che nascono sempre, in questo paese non si può ottenere un risultato che c’è sempre poi qualche pensiero dietrologico. C’è un importante latitante assicurato alla giustizia, il resto sono chiacchiere da bar”.

 

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