Il patron biancoceleste rompe gli indugi e, dopo attenta riflessione, sta per perfezionare il piano per il futuro della squadra
Veloci, bravi e letali. La Lazio prepara il decollo con le sue ali di maggior prestigio. Adesso e per il futuro. Lotito non ha più dubbi e dopo attenta riflessione, dopo mesi di studio e trattative si è deciso a premiare due suoi gioiellini e a rinnovargli il contratto. per Felipe Anderson e Mattia Zaccagni un futuro sempre più in biancoceleste. Per il primo si tratta di un rinnovo particolare e assai meritato, quasi un piccolo vademecum per ritornare al successo, e più avanti lo spiegheremo. L’altro è per Zaccagni, forse la più bella rivelazione della stagione.
L’ex del Verona si sta imponendo come uno degli esterni più pronti e bravi nel nostro campionato. Dopo una stagione passata in chiaroscuro, Mattia si sta rivelando prezioso ed efficace in ogni zona del campo. Ovviamente lì davanti sta crescendo a vista d’occhio e sta diventando quasi un bomber cinico. Fino ad ora ha realizzato 7 gol, stabilendo il suo record personale. Mai aveva segnato così tanto. Al Verona giocava da trequartista e, qualche volta, da seconda punta, alla Lazio è maturato non solo da un punto di vista realizzativo, ma anche e soprattutto tattico.
La discesa e l’ascesa di Pipe tornato in stato di grazia
Chi ha stupito e si sta ritagliando uno spazio importante non tanto in squadra ma a livello generale di leader carismatico tecnico è Felipe Anderson. E la sua è una storia che dovrebbe far riflettere. La Lazio l’ha venduto al West Ham per circa 40 milioni di euro, lui, dopo una stagione discreta, è andato via via scemando fino a tentare l’esperienza al Porto di Conceicao che, dopo le oprime due partite, l’ha praticamente messo da parte per l’intera stagione. Un giocatore finito. Gli inglesi non volevano più sentirne parlare fino a quando non è arrivato Sarri e ha chiesto di prenderlo. Tare dopo averlo acquistato nel 2013 dal Santos a 7,5 milioni e averlo rivenduto a 40 nel 2018 al West Ham, l’ha ripreso dagli inglesi a zero.
Un ritorno in grande stile. Ma non è tutto. Pur di tornare e di sentirsi giocatore, il brasiliano, che guadagnava quasi 4 milioni a stagione, si è dovuto ridurre lo stipendio per più della metà, con la promessa che, se tornava ai suoi livelli, la Lazio lo avrebbe premiato. Detto, fatto. Pipe (il suo soprannome) ha scommesso su se stesso e alla fine ha vinto. Adesso Lotito è pronto a riconoscerli un inaggio di quasi 2,5 milioni a stagione fino al 2027 più opzione per un altro anno. Praticamente chiude la carriera alla Lazio. Discorso un po’ diverso, ma simile per Zaccagni, al quale il patron laziale è pronto ad alzare il suo ingaggio e portarlo anche a lui a 2,5 milioni per altri due anni. Mattia aveva l’accordo che scadeva a giugno del 2025, ma a breve entrambi avranno il loro futuro blindato. E soprattutto alla Lazio.
