Il francese è uno dei grandi assenti in casa bianconera e non mancano valutazioni sul suo futuro con la maglia della Vecchia Signora
La Juventus non sta certamente vivendo il suo miglior momento: la Vecchia Signora è reduce dalla sentenza che ha visto la squadra penalizzata di 15 punti e da una sconfitta, quella casalinga contro il Monza (o-2) che ha lasciato l’ambiente bianconero piuttosto amareggiato. Una stagione quindi poco semplice per il tecnico Allegri ed i suoi, complice anche l’infermeria che da inizio campionato non si è mai completamente svuotata. Tanti infatti i big che sono stati ai box, tra cui Paul Pogba.
Se il suo ritorno a Torino era molto atteso, ora le sue condizioni fanno invece sorgere interrogati sul suo futuro. In conferenza stampa alla vigilia del match di Coppa Italia contro la Lazio, l’allenatore a proposito del francese aveva dichiarato: “Mi aspetto un contributo da un giocatore che praticamente ha fatto 15 giorni di preparazione con noi, 45 minuti e poi si è fermato. I muscoli non li fa nessuno, bisogna che corpo e ginocchio si adattino. In queste situazioni si naviga a vista, sapendo che bisogna sfruttarlo al meglio possibile da qui alla fine”. Così quindi Allegri ha in qualche modo chiarito i dubbi nati sulle condizioni fisiche del giocatore.
Pogba, valutazioni sulla permanenza a Torino
A calciomercato.it in onda su TVPlay è intervenuto il dottore Fabrizio Tencone, direttore Isokinetic Torino ed ex medico sociale della Juventus che ha chiarito ulteriormente la situazione-Pogba: “Per quanto riguarda la parte fisica ha dimostrato nelle ultime stagioni una continuità non elevatissima. Io che li conosco bene so che i colleghi della Juve prima di dare l’ok al momento dell’acquisto hanno valutato tutto. Pro e contro. Evidentemente aveva una serie di caratteristiche che permettevano l’ok. L’infortunio al menisco posso immaginare sia stato l’inizio di tutto quello che è successo dopo. Si è rotto un equilibrio che non era stabilissimo. Non lo definirei di cristallo, mi sembrava più solido. Normale non è. Se no sarebbe in campo“.
Sull’eventuale cessione del classe ’93 il medico prosegue: “Avrei bisogno di informazioni precise sulla situazione muscolare e poi del ginocchio, che ha sofferto stato infiammatorio prolungato. E’ quella la articolazione la parte del corpo che mi viene in mente di studiare con attenzione. Tenderei a dare un giudizio positivo o negativo in base alle condizioni del ginocchio, che conoscono i suoi dottori. Userei quello come indicatore. Sappiamo che ha provato a non essere operato, alla ripresa ha risentito dolore e a quel punto non c’era altra soluzione all’intervento. Intervento fatto a Settembre, il fatto che stia recuperando ora vuol dire che sono stati fatti oltre 5 mesi di stop. E’ un ginocchio recuperato con grande attenzione. Mi aspetto una situazione buona. Da medico che deve dare una risposta alla società sul futuro, anche se nessuno ha la sfera di cristallo, andrei a controllare soprattutto la situazione del ginocchio”.
