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Durante a TVPLAY: “Il Milan può fare a meno di Giroud, Lukaku non serve all’Inter”

Olivier Giroud Durante tvplay.it 09 febbraio 2023

Sabatino Durante è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda su TVPlay. Tanti i temi sul tavolo di discussione. 

Sabatino Durante, agente, a calciomercato.it in onda su TvPlay ha parlato dei temi più caldi per quanto concerne Giroud e stadi. Queste le sue parole:

Olivier Giroud Durante tvplay.it 09 febbraio 2023
Olivier Giroud con la maglia del Milan (Ansa Foto)

GIROUD – “Quando un giocatore inizia ad avere 33/34 anni a meno che non sia la storia di quella squadra per me è out, soprattutto per un campionato che deve rilanciarsi. Tu non puoi avere Ibrahimovic, Giroud, hanno chiaramente fatto la storia del calcio giocando ad alti livelli, ma devi anche pensare al futuro. Se tieni in spogliatoio Ibrahimovic, un giocatore di carisma, devi avere davanti gente che ti garantisca il futuro. Giroud è un giocatore che puoi sostituire, devi avere il coraggio di andare a cercare certi profili. Per esempio, c’è il centravanti del Brasile U20 che sta andando al Barcellona, ma su di lui poteva arrivarci tranquillamente un’italiana uno o due mesi fa. Noi continuiamo ad andare avanti con aranci spremuti, Giroud può garantirti una decina di partite l’anno, è lo stesso errore che ha fatto l’Inter con Lukaku. Che senso ha avuto riportarlo quando hai Dzeko che ti garantisce lo stesso numero di partite per andare a prendere un giocatore uguale? Dovevano prendere con gli stessi soldi Julian Alvarez, un giocatore simile a Lautaro Martinez, così dopo un anno potevi venderlo a peso d’oro per trovare un sostituto giovane al posto di Dzeko. Visto che siamo in difficoltà economica e un campionato di terzo livello dal punto di vista tecnico questo dovremmo fare, altrimenti diventiamo il mercato delle cariatidi come la Turchia o il Brasile di adesso, dove fanno il grande Flamengo che viene sbattuto fuori da una squadra araba. Io ho lo stesso problema sia in Brasile che in Italia, si parla di coppe, ma ora comanda bastoni. Mi stupisce poi il Milan, purtroppo l’acquisto di De Ketelaere non ha dato i risultati sperati. Vitor Roque sta andando al Barcellona, ma così come Vinicius Junior potevamo prenderlo noi o Rodrygo. Chiaramente l’ho proposto prima alle italiane, ma come capitò con altri giocatori. Non dirò però a chi l’ho proposto perché è segreto professionale, sono comunque agente FIFA. Il problema è che noi dovremmo cambiare un po’ tutto. Il discorso degli extracomunitari per esempio non ha senso, i campionati più importanti avevano chiusure abbastanza ampie, oggi l’Inghilterra per esempio ha aperto, ora i giovani più importanti vanno là, al Real Madrid o al Barcellona. Io capisco i ds, a prendere un giocatore di 19 anni che ti occupa magari anche lo slot da extracomunitario ci pensa mille volte. Noi dobbiamo totalmente cambiare il nostro modo di fare calcio, ho letto con grande piacere un’intervista di Nesta che ripete quello che dico da dieci anni, i nostri settori giovanili sono inadeguati, si danno 400/500 euro di rimborso spese a chi va ad allenare, in Germania hanno rilanciato i settori giovanili mettendo intanto l’obbligatorietà del patentino di prima categoria, da professionista, e un minimo di stipendio da 50 mila euro l’anno. Bisogna cambiare tutto e torno a Giroud, facciamo il mercato dell’usato sicuro che magari è sicuro per un anno e poi è già da cambiare”.

NUOVO STADIO MILANO – “Sulla storia degli stadi io ne ho iniziato a parlare a fine anni Ottanta. Prima della trasmissione Notti Magiche partecipai a una trasmissione in cui mi chiedevano degli stadi, dissi che era tutto sbagliato perché stavamo facendo colossei e non teatri, ma c’era Montezemolo quindi mi bloccarono subito e parlai un minuti per un’ora di trasmissione. C’è un interesse anche da parte degli stessi Comuni nel non far fare agli stadi, perché per i politici è una carta da scambiare. Poi c’è la burocrazia anche come problema. Tra A, B e C ci sono circa 12 società in mano a imprenditori di fonti d’investimento americani, ma prima di tutto bisogna pensare al prodotto calcio, poi si pensa a tutto il resto. Il discorso stadi è una speculazione vera e propria perché non rientra in una riprogrammazione del calcio italiano che va fatta. Quando si fanno le opere sapete meglio di me che più si fanno opere e più si fanno operette e qui ho detto tutto. Lo stadio è importante, le società di calcio sono delle spa che non hanno nulla, l’unico patrimonio vero è il parco calciatori ma se falliscono sfuma subito, se hanno un centro sportivo, uno stadio, delle proprietà allora hanno delle basi. Quindi il discorso sugli stadi non mi appassiona molto”.

LUKAKU – “Mi auguro che Lukaku non sia ancora un giocatore dell’Inter l’anno prossimo, non andava ripreso. Con lui non hai fatto nulla a livello europeo, hai portato a casa 25 milioni, con Dzeko ne hai fatti 60. Non lo considero un gran giocatore, Dzeko secondo me è a un livello superiore. Spendere certe cifre per Lukaku secondo me non ha senso”.

 

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