Roma-Mourinho, c’è la chiave per trattenere lo Special One: Friedkin esulta. Il tecnico portoghese potrebbe restare nella Capitale
E’ l’enigma per eccellenza che aleggia ormai da settimane sulla sponda giallorossa del Tevere e che alimenta discussioni, interrogativi e riflessioni a tutto campo. I tifosi si chiedono, a prescindere dall’esito di questa stagione, se Josè Mourinho siederà ancora sulla panchina della Roma. In teoria così dovrebbe essere alla luce del contratto che lega lo Special One al club capitolino fino al 30 giugno 2024. Ma in realtà nulla è deciso e tantomeno scontato.
Anzi, gli ultimi rumors sembrano andare nella direzione opposta: in molti, tra osservatori e addetti ai lavori, danno quasi per certo l’addio a fine stagione del tecnico di Setubal. Il motivo sarebbe legato alla mancanza delle ormai note garanzie, soprattutto in ottica mercato, che lo Special One vorrebbe, o forse avrebbe voluto, ricevere dal presidente della Roma Dan Friedkin.
Roma-Mourinho, altro che addio: Dan Friedkin ha la chiave per trattenere lo Special One
Ma non è affatto escluso che le famigerate garanzie sul rafforzamento della squadra per la prossima stagione non arrivino in tempo per convincere l’allenatore portoghese a restare almeno fino alla naturale scadenza del contratto. La chiave di volta, l’asso nella manica dei Friedkin per strappare il sì di Mourinho è legato allo sponsor principale, il cosiddetto main sponsor.
Com’è noto la Roma ha firmato un accordo da 35 milioni complessivi nel triennio dal 2021/22 al 2023/24 con importo a salire con DigitalBits, il colosso delle cosiddette criptovalute. Cifre e termini dell’intesa soddisfano i proprietari della Roma i quali nutrono però forti perplessità sulla possibilità da parte della suddetta azienda di onorare l’impegno economico preso un anno e mezzo fa.
Digitalbits ha infatti sospeso i pagamenti nei confronti degli altri due club di cui era diventato sponsor, Inter e Atletico Madrid. Proprio per evitare di incorrere in problemi analoghi nel corso dell’ultimo anno di contratto come sta avvenendo con nerazzurri e Colchoneros, la Roma si sta già guardando intorno per non trovarsi impreparata in caso di rottura per inadempienza.
Un nome come possibile sostituto della società di criptovalute sulla maglia giallorossa è già emerso nei tam tam del settore: si parla infatti di Toyota, il colosso giapponese dell’automobile di cui la famiglia Friedkin ha l’esclusiva di vendita in cinque dei cinquantuno stati degli Stati Uniti. Inutile sottolineare come un’eventuale intesa con Toyota porterebbe nelle casse della Roma una valanga di milioni di euro, quasi certamente sufficienti a fornire a Mourinho le tanto auspicate garanzie richieste.
