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Roma, bilancio in rosso e troppi flop: i Friedkin mettono Tiago Pinto alla porta

Roma flop

Nella Capitale dal gennaio 2021, Tiago Pinto doveva ristrutturare e rilanciare l’area tecnica della Roma: ad oggi pochi risultati.

Arrivato come grande innovatore e super conoscitore di talenti, doveva restaurare l’area tecnica della Roma, dare un’impronta e un impulso nuovo, un po’ come quella che aveva fatto al Benfica insieme a Rui Costa, anche con ottimi risultati, ma per ora dopo quasi due anni alla società giallorossa, per il general manager Tiago Pinto si contano più gli insuccessi e i flop che giocatori valutati e che hanno fatto la differenza. Praticamente nessuno. Uno, forse, sì, si chiama Paulo Dybala, dove in effetti è stato capace, più per la trattativa che per l’intuito.

Roma flop
Roma, tutti i flop di Tiago Pinto (TvPlay.it)

Andare a prendere uno come l’argentino non era così complicato o difficile da scegliere, soprattutto se si considerano i soldi messi a disposizione dai Friedkin. Si è parlato di capolavoro in maniera fin troppo esagerata. Ecco è proprio questo l’aspetto che va analizzato, con i tanti e diversi soldi con cui ha potuto operare, pur considerando alcuni paletti e restrizioni, poteva e doveva fare molto di più.

O tira fuori un guizzo o per i Friedkin l’avventura di Tiago è finita

La proprietà americana sta riflettendo parecchio sulla posizione del loro dirigente, anche perché voltandosi indietro e notando i milioni di euro spesi – quasi 150 – e anche quelli incassati, meno della metà, la visione non è proprio idilliaca. Tutt’altro. E’ vero che ha provato a fare il più delle volte le nozze coi fichi secchi, prendendo, a parte Dybala a zero, anche Belotti e Matic. Il problema è che questi giocatori fino ad ora hanno reso poco, anzi pochissimo e costano alla società quasi 15 milioni di stipendio. Troppo per uno, come il Gallo Belotti, che ha segnato a malapena 3 reti.

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Il General manager della RomaTiago Pinto e Dan Friedkin (Tvplay.it)

Quello che fa più pensare è che, Dybala a parte, i giocatori portati da Tiago Pinto non hanno fatto tutta questa differenza. Basti pensare a Shomurodov, quasi 20 milioni di spesi, o a Vina, quasi 13 milioni, dati via in prestito gratuito o quasi. Per non parlare dell’operazione Camara, preso per l’infortunio di Wijnaldum, per non parlare di Reynolds ma anche Maitland-Niles. Due perle che portano la firma sempre di Tiago Pinto. Doveva essere il talent scout che individuava dei giovani e farli lanciare, ma fino ad ora la colonna portante della squadra o comunque la maggior parte dei giocatori su cui si poggia la Roma sono ancora del duo Monchi-Petrachi. E questo dopo quasi due anni se non è un delitto e un’accusa pensate, poco ci manca.

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