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Serie A, settori giovanili in crisi: il preoccupante confronto con le big d’Europa

Serie A

Il CIES ha stilato la Top10 dei settori giovanili che hanno prodotto calciatori dal valore di mercato più alto. Ecco il dato sulla Serie A.

Periodicamente emergono dati che dimostrano le difficoltà del nostro calcio nel lanciare giovani talenti nel professionismo. E’ più probabile che si tratti di un aspetto culturale più che di pura mancanza di materia prima. I giovani bravi ci sono sempre stati, ci sono e ci saranno anche in futuro.

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Pallone – TvPlay.it

L’Italia ha dalla sua parte una forte cultura calcistica. Questo fa sì che tanti giovani, fin dai primi anni di vita, si avvicinino a questo sport. Il calcio è infatti parte integrante della società del nostro paese e, storicamente parlando, alcuni dei migliori giocatori della storia sono proprio italiani.

Questo deve far riflettere molto. Troppo spesso si sente dire che la nostra penisola non sia più in grado di lanciare talenti importanti a livello calcistico, ma questo dato non coincide con la realtà. I ragazzi bravi sono tanti, ma spesso, per varie ragioni, non gli viene concessa fiducia o opportunità concrete: ed è questo il vero e grande problema.

Serie A, il dato preoccupante sui vivai

In molti appassionati, nell’arco della loro vita calcistica, si saranno sicuramente chiesti quali sono stati e sono i settori giovanili che hanno prodotto calciatori dal valore di mercato più alto? A questa domanda ha provato a rispondere il CIES Football Observatory, da sempre specializzato in queste analisi. E’ stata dunque stilata la classifica dei migliori vivai del mondo, prendendo come base il valore di mercato dei giocatori che vi sono cresciuti e che attualmente militano in oltre 50 leghe professionistiche al mondo.

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Stadio San Siro, simbolo della Serie A

A livello metodologico, per considerare un calciatore come il prodotto di un determinato settore giovanile, quest’ultimo deve avervi trascorso almeno tre stagioni fra i 15 e i 21 anni di età. Guardando questa classifica è evidente che nella Top10 non sia presente alcuna squadra italiana. Anzi, numeri alla mano bisogna scendere di molte posizioni. Davanti a tutti c’è il Benfica con un valore di mercato complessivo di 670 milioni di euro per ben 104 calciatori formati nel settore giovanile. A completare il podio ci sono Chelsea Barcellona, rispettivamente con 630 e 581 milioni.

Spostando il focus invece sui club della nostra Serie A, la vetta è conquistata dall’Atalanta. I bergamaschi possono vantare nei campionati professionistici calciatori cresciuti nel settore giovanile per un valore di mercato complessivo di 217 milioni di euro: un dato comunque lontanissimo dalle prime dieci posizioni. Milan Roma seguono a ruota, rispettivamente con 209 189 milioni di euro. A dir la verità il Milan è il club che ha formato meno giocatori a livello di numeri (ma con il valore medio è più alto), mentre l’Inter è davanti a tutti da questo punto di vista. La Roma è invece la società che ha “mantenuto” la maggior parte del valore in casa a livello assoluto: 86 milioni di euro, oltre la metà.

Questi dati devono quindi essere presi come punto di partenza per cambiare mentalità e approccio al lavoro. Il calcio italiano non è povero di talento, ma povero di coraggio: e allora ripartiamo proprio da lì, da una concezione completamente nuova.

 

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