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Barella-Lukaku come Lamela-Osvaldo: le “relazioni pericolose” della Serie A

Barella Lukaku lite

Barella-Lukaku, una lite in mezzo al campo che ha fatto molto discutere, ma non sono i primi a confrontarsi sul rettangolo verde.

Attenti a quei due, Barella-Lukaku hanno affilato gli artigli. In campo hanno mostrato un’adrenalina fuori dal comune: al punto da non mandarsele a dire, ma suonandosele di santa ragione con le parole. Volano insulti in mezzo al campo contro la Sampdoria: tutto comincia per l’ennesimo affronto – almeno così lascia intendere l’ex Chelsea – del centrocampista azzurro. Visibilmente contrariato per una giocata sbagliata del compagno.

Barella Lukaku lite
Barella-Lukaku, lite in campo (ANSA)

Il gesto di stizza non soddisfa l’ex United che non si risparmia nel farlo notare: “Smettila di fare così”, gli dice urlando e poi punta il dito. Una lite in piena regola: Inzaghi costretto a fare da pacere nel post partita. “Sono cose che non voglio vedere. Può capitare tra compagni di squadra. Nell’intervallo era tutto chiarito. Una sfuriata di troppo, insomma. In quest’atmosfera da “Libro Cuore”, però, tanti altri avvicendamenti sono stati sopra il livello di guardia e non sempre sono finiti a parole.

Non solo Barella-Lukaku: gli episodi ad “alta tensione” della Serie A

Come dimenticare il pugno di Delio Rossi a Ljaic dopo che quest’ultimo, uscendo dal campo, gli fece una battuta amara su suo figlio. L’ex Lazio non ci ha visto più: ha cominciato a prenderlo a pugni, tutto finito in diretta televisiva. In privato, invece, successe tra Gasperini e il Papu Gomez: siparietto acceso che costò al giocatore il trasferimento in Liga. Scelta obbligata. Tutto chiarito, ma solo dopo, anche tra Osvaldo e Lamela ai tempi della Roma: leggenda narra che i due, dopo un acceso alterco, arrivarono quasi alle mani nello spogliatoio di Trigoria. La smentita arrivò anni dopo, quando “Simba” – come chiamavano l’attaccante a Roma – era già all’Inter.

Barella-Lukaku
I due compagni di squadra litigano in campo (ANSA)

Restando nella Capitale, celebre anche un batti e ribatti tra Spalletti e Totti nello spogliatoio di Bergamo. Quando l’ex Capitano segnò il pareggio contro la Dea in extremis e allenatore e calciatore arrivarono alle mani quando il tecnico di Certaldo disse: “Non puoi comandare sempre tu, lo vuoi capire che non sei più insostituibile?”. Retroscena descritto anche nella biografia ufficiale “Un Capitano” di Francesco Totti in collaborazione con Paolo Condò.

Le liti nello spogliatoio, a qualsiasi livello, non sono altro che un po’ di pepe nella ricetta del successo di questo sport che, senza i retroscena, sarebbe solo mera tattica buona per gli strateghi. I romantici, però, preferiscono qualche lite in nome di una futura tranquillità: finché si litiga vuol dire che, in fondo, ci si vuole bene. Vale, dopotutto, anche nel calcio.

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