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Europa e Conference League, tornano la Juve e le altre italiane: l’analisi dei loro match

Europa League Conference League italiane

Dopo la Champions, tornano anche l’Europa League e la Conference League: ecco l’analisi dei match della Juve e delle altre italiane

Dopo la due giorni della Champions League, che ha visto impegnano solo il Milan, vittorioso a “San Siro” contro il Tottenham di Antonio Conte, tornano, stasera, anche l’Europa League e la Conference League con ben quattro italiane che cercheranno di superare il play-off per accedere agli ottavi di finale.

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Europa e Conference League, l’analisi dei match delle italiane (TvPlay.it)

Sicuramente la Juventus non correrà il rischio di snobbare l’Europa League, come accaduto in passato, dal momento che, alla luce del meno 12 dal quarto posto, l’ultimo utile per l’accesso alla prossima edizione della Champions League, alzarla al cielo è l’unica concreta possibilità (vincerla garantisce l’accesso come testa di serie ai gironi della successiva edizione della Champions) di ritornare nella più importante competizione europea al netto di miracolose rimonte o di un eventuale annullamento delle sanzioni.

Ma il tecnico bianconero Max Allegri, al debutto in Europa League e con uno score di 102 match in Champions con un bilancio di 46 vittorie, 27 pareggi e 29 ko tra cui due finali, ha individuato un altro motivo per provare ad arrivare fino in fondo: “Sappiamo che giocare e vincere in Europa non è semplice. E, poi, come ho detto ai ragazzi, questo torneo ci dà la possibilità di riempire il calendario, altrimenti settimane intere senza giocare diventa noioso. L’Europa League conta: più partite abbiamo, più siamo impegnati a livello mentale“.

Europa e Conference League, i match di Roma, Lazio e Fiorentina

Ebbene, non dovrebbe rischiare di annoiarsi, il tecnico bianconero, visto, almeno sulla carta, il doppio confronto contro il Nantes non è di quelli proibitivi: i francesi, seppure reduci dalla vittoria contro il Lorient, galleggiano tra il centro e i bassifondi della Ligue 1. Ostacolo, quindi, non insormontabile per una Juve in ripresa dopo i due trionfi consecutivi in Serie A e che si gioca l’all in sull’Europa League per, copyright di Allegri, “aggiustare il bilancio della stagione e per tornare in Champions” e anche per riannodare il filo dei successi reciso la scorsa stagione, la prima dopo 10 anni, per dirla alla Mourinho, con “zero tituli“.

Salisburgo-Roma
José Mourinho, allenatore della Roma (TvPlay.it)

Discorso diverso per una Roma a corrente alternata (pari con il Lecce dopo la vittoria contro l’Empoli) contro un Salisburgo che domina la Bundesliga austriaca (4-0 al Lustenau nell’ultimo match ) e che soprattutto è abituato a calcare il ben più prestigioso palcoscenico della Champions: gli austriaci, infatti, sono stati retrocessi dalla “Coppa dalle grandi orecchie” dove nel relativo girone hanno incrociato i guantoni anche con il Milan (1-1 in Austria e 4-o per i rossoneri all’ultima, decisiva per la qualificazione, giornata a “San Siro”).

Anche gli avversari in Conference League di una Lazio e di una Fiorentina che si leccano le ferite dopo le sconfitte contro l’Atalanta e la Juventus, rispettivamente il Cluj e il Braga, non sono da prendere sottogamba: entrambe veleggiano nelle zone alte della classifica dei rispettivi campionati: i portoghesi sono terzi (vittoria esterna contro il Maritimo nell’ultimo turno di Liga Portugal) mentre i rumeni sono secondi dopo il ko esterno contro l’Univ. Craiova).

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