Quando manca ormai mezz’ora al fischio d’inizio di Monza-Milan ripercorriamo il passato rossonero degli attuali dirigenti brianzoli
La 23esima giornata di Serie A Tim mette davanti una sfida molto sentita, non tanto sul campo, quanto sugli spalti: Monza-Milan è un match che rievoca numerosi ricordi per l’attuale società brianzola con il presidente e l’amministratore delegato uniti da un legame indissolubile ai rossoneri: Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani hanno trascorso ben 31 anni tra le fila del club milanista e sono indubbiamente tra dirigenti di calcio con più successi a livello mondiale.
Berlusconi è anche il patron più vincente della storia rossonera, avendo conquistato 29 trofei in 31 anni di proprietà del club (26 titoli nei 20 anni di presidenza e 3 negli 11 anni di vicepresidenza vicaria di Adriano Galliani): 8 scudetti, 1 Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 UEFA Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 1 Coppa del mondo per club FIFA e 5 Supercoppe UEFA. Pier Silvio ed il suo braccio destro ne hanno condivisi di successi, contornati da premi, riconoscimenti e acquisti di livello.
Berlusconi-Galliani, gli aneddoti indimenticabili
Uno dei momenti che ricordano i tifosi del Milan, ma anche gli appassionati di calcio in generale, risale al 20 marzo del 1991: al Velodrome si giocava il ritorno dei quarti di finale di Coppa Campioni tra i rossoneri e il Marsiglia; durante il match si verificò un guasto all’impianto di illuminazioni e così , al buio, l’arbitro sospese momentaneamente il match; quando il direttore di gara diede il via libera per riprendere la sfida, Galliani ordinò alla sua squadra di rientrare negli spogliatoi, così i rossoneri non finirono la partita. Altro aneddoto risale alla storia più recente, a quando il Milan era in difficoltà di risultati nel 2013/2014: finita l’era Allegri, Seedorf è salì in cattedra per una ventina di partite e si palesò l’idea di promuovere Inzaghi dalla Primavera, a tal proposito Berlusconi parlò con ironia dell’allenatore ideale per il club: “Ce l’avrei io il tecnico giusto per questa squadra. Berlusconi”.
Sempre in merito a Pippo Inzaghi, uno dei calciatori a cui Berlusconi e Galliani sono più legati, i dirigenti sono sempre stati d’accordo e per lui hanno usato parole al miele in più occasioni; parlando di lui, il patron lo ha definito “il Babbo Natale del Milan”, mentre Galliani ha dichiarato: “Pippo è l’unico giocatore al mondo che a un metro dalla porta ha tirato di piede e ha segnato di testa! È anomale, ma fortissimo mentalmente”. Altra frase cult dell’ad riguarda quel Milan-Juventus del 2012 e la rete di Muntari: “Vado sempre in giro con il mio telefonino, guardo e vedo il gol. Ho sempre questa immagine per non dimenticare quello che è successo”. Infine non può mancare un aneddoto di mercato e tra i colpi più importanti del duo Berlusconi-Galliani c’è sicuramente Ronaldinho; su di lui Adriano ha detto:”Lo picchierei. Di una classe infinita. Immenso, come Ronaldo. Gli unici due per cui andavo a Milanello e mi divertivo. Era troppo gaudente purtroppo. Fosse stato meno appassionato di musica, donne e birra, poteva giocare fino a 60 anni“.
