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Inchiesta Prisma, dall’affare Orsolini a Romero: Juve e altri 6 club nei guai

Inchiesta prisma calciatori coinvolti

La giustizia ordinaria vede l’inchiesta Prisma al centro della scena: non c’è soltanto la Juventus. Chi sono gli altri club e quali sono gli affari al centro dell’attenzione. 

La Juventus deve affrontare da un lato i 15 punti di penalizzazione sul fronte giustizia sportiva, dall’altro quella ordinaria con l’inchiesta Prisma. Al centro di tutto ci sarebbero degli accordi segreti con le altre società, affari milionari e cessioni a suon di milioni di euro.

Inchiesta prisma calciatori coinvolti
Inchiesta Prisma: 12 transazioni sospette (TvPlay.it)

Il club bianconero avrebbe raggiunto accordi di natura segreta con diverse società per il riacquisto di nuovi giocatori passati già in precedenza dalle parti di Torino. Nel frattempo la procura lavora senza sosta su eventuali e nuove contestazioni, inviando anche gli atti.

Non solo Juventus, chi rischia insieme ai bianconeri

Gli accordi sono vari e riguarderebbero diverse società italiane. Si parte dell’affare Romero con l’Atalanta, emerso da una intercettazione con Luca Percassi, passando per il ruolo del Sassuolo indicato con il termine “parcheggio“. Si tratta di una cessione temporanea con l’opzione di acquisto del giocatore dalla Juve al club bergamasco, quest’ultimo “accaduto mediante la stipula di accordi taciti e non federali, cioè non depositati in Lega“, si legge.

Fabio Paratici
L’ex direttore Fabio Paratici e i problemi in casa Juve (TvPlay.it)

Secondo quanto ribadito dai pubblici ministeri, infatti, esisterebbero degli accordi collaterali (le famose side letter), solo e soltanto questa tipologia di accordi. Emergerebbe a tal riguardo una intercettazione di Fabio Paratici, all’epoca dei fatti nella dirigenza juventina, relativa al passaggio di Romero al Tottenham. “Io quella lettera lì non potrò mai tirarla fuori, perché dovessimo andare in giudizio viene fuori che ho fatto falso in bilancio“, ribadisce Percassi parlando con Paratici.

I pubblici ministeri Mario Bendoni, Marco Gianoglio e Ciro Santoriello hanno inviato da Torino gli atti a sei Procure. Proprio questi atti mostrerebbero presunti accordi segreti fra bianconeri e altre società. Si tratta di cessioni e nuovi acquisti difformi rispetto a quelli pubblicati. I club che rischiano con l’inchiesta Prisma, oltre al club bianconero, sarebbero almeno sei: si tratta di Atalanta, Bologna, Cagliari, Sampdoria, Sassuolo e Udinese.

Udienza in arrivo

Il prossimo 27 marzo si terrà l’udienza preliminare per il processo di natura ordinaria che vede al centro della vicenda la Juventus. Manca invece poco per depositare al Collegio di Garanzia del Coni il ricorso, ma su questo fronte la Procura di Torino starebbe valutando eventuali ed ulteriori contestazioni ai bianconeri. Gli affari contestati nel cosiddetto “fuori bilancio” con l’Atalanta sarebbero quattro, per un totale di 14,5 milioni di euro: si tratta di Mattiello (4 milioni), Muratore (4), Caldara (3,5) e Romero (3 milioni).

In casa Bologna si parla dell’operazione Orsolini, ma non finisce qui. Anche con il Cagliari ci sarebbe stato un caso simile che riguarda Cerri, con tanto di plusvalenza pari a 8 milioni di euro. La cessione con obbligo di riscatto da un lato, l’email del 12 luglio 2018 con documento firmato da Juve e club sardo per garantire l’opzione di riacquisto per il club piemontese. In ottica Sampdoria, invece, le operazioni riguarderebbero calciatori come Audero, Mulé e Peeters.

Un nuovo filone investigativo avrebbe portato alla luce il ruolo del Sassuolo, indicato come “squadra parcheggio della Juve“, con due affari come Traoré (8,7) e Demiral (4), per l’Udinese problemi per la questione Mandragora. Gli inquirenti avrebbero una lettera collaterale fra Paratici e Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo.

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