E’ di nuovo caos in Serie A per la delicata questione dei diritti televisivi: ecco la nuova decisione che scuote il campionato
A tenere con il fiato sospeso i tifosi di calcio non sono solo i risultati delle squadre per cui tifano. Ad esempio, il Derby della Mole, cioè Juventus-Torino, è stata un’altalena di emozioni, con i bianconeri colpiti a freddo, al 2′ di gioco da Karamoh, e due volte in svantaggio prima di mettere la freccia e conquistare tre punti preziosissimi nella corsa a un posto in Europa.
Vincere un derby fa sempre bene alla classifica e al morale, tuttavia in questo momento i bianconeri ha altri pensieri per la testa. A tenere banco sui media sono sempre gli sviluppi delle inchieste che vedono coinvolto il club bianconero, con continue rivelazioni e colpi di scena degni di una telenovela sudamericana o di una soap opera statunitense.
Non solo il calcio giocato e le grane giudiziarie della Juventus. A contribuire al marasma generale anche il Parlamento: nel decreto “Aiuti” quater, convertito in legge a metà gennaio, è stato inserita la modifica che allunga da 3 a 5 anni la durata dei diritti tv così come richiesto dai presidenti di club, in particolare dal patron della Lazio, Claudio Lotito, anche Senatore della Repubblica, tra i principali promotori della suddetta modifica.
In realtà, Lotito avrebbe voluto l’applicazione retroattiva della nuova norma al contratto in essere con DAZN in modo da coprirsi le spalle in caso non si dovesse spuntare con il bando per il triennio 2024-2027 quel miliardo che è considerato la cifra minima per evitare che si rompa il “giocattolo”.
Ma non se n’è fatto nulla per il parere negativo del governo e del Ministro dello Sport, Andrea Abodi, mentre, come detto, la futura estensione a 5 anni è stata ratificata. Tuttavia, la nuova legge confligge con le linee guida approvate dalla Lega Serie A che fissano a tre gli anni validità dei diritti televisivi. Ecco che dunque entra in gioco l’Antitrust che si pronuncerà su tale discrepanza entro 10 giorni, quindi il 10 marzo, invece dei canonici 60 giorni, con la Lega Serie A che invece invocava un’estensione automatica a seguito della modifica normativa. La speranza è che le osservazioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato non riaprano una partita, quella relativa alle linee guida della Lega Serie A, che sembrava ormai archiviata. Altrimenti, sarebbe davvero il caos!
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