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Napoli, spunta striscione contro De Laurentiis: la frase è terribile

De Laurentiis striscione shock

Napoli, dopo la guerriglia urbana scatenata dai tifosi dell’Eintracht, è apparso un agghiacciante striscione contro De Laurentiis

Pensavamo di aver toccato il fondo con le scene di guerriglia urbana nel centro storico di Napoli, uno scrigno di capolavori artistici e architettonici, messo a ferro e fuoco e tenuto in ostaggio, tra gli sguardi attoniti di turisti, bambini, residenti ed esercenti, dai tifosi, se così possono essere definiti, dell’Eintracht Francoforte, giunti nel capoluogo partenopeo per il return match degli ottavi di Champions League contro gli azzurri di Luciano Spalletti, che hanno bissato il successo all’andata con un netto 3-0, nonostante il divieto di vendita dei biglietti per i residenti a Francoforte.

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Vergognoso striscione contro De Laurentiis (TvPlay.it)

Ebbene, quella triste e vergognosa pagina del calcio vive ora una coda ancora più riprovevole e biasimevole: nella notte in una delle principali arterie del capoluogo partenopeo, il Corso Vittorio Emanuele, è spuntato uno striscione, a firma degli ultras della Curva A, che prende di mira il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis.

Napoli, striscione contro De Laurentiis: “Smetti con la droga”

Contenuto, a dir poco, censurabile e diffamatorio quello dello striscione affisso al Corso Vittorio Emanuele dagli ultras del Napoli che hanno la loro base operativa nella Curva “A” dello stadio “Diego Armando Maradona”. Infatti, lo striscione in questione recita: “Adl, accetta un consiglio, smetti con la droga prima tu e tuo figlio“.

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La guerriglia urbana scatenata dai tifosi dell’Eintracht (TvPlay.it)

Una gratuita e infamante accusa che sicuramente riceverà la sua risposta dialettica da parte del patron azzurro che non si tira mai indietro quando si tratta di menare fendenti verbali. Ma perché una delle frange del tifo organizzato partenopeo ha preso di mira De Laurentiis, Presidente e proprietario di un Napoli che sta facendo sognare un intero popolo e i suoi tifosi e quindi anche quelli affiliati ai gruppi organizzati della Curva “A”?

Ovviamente il motivo non va ricercato nel rendimento (stellare) del Napoli che di fatto ha in tasca lo scudetto ed è appena approdato ai quarti di finale di Champions League bensì in quanto dichiarato da De Laurentiis nel corso della conferenza stampa successiva al vertice in Prefettura convocato dopo la guerriglia urbana scatenata dagli ultras dell’Eintracht nel centro storico partenopeo.

Ebbene, il patron azzurro, oltre a invitare la Premier Giorgia Meloni a prendere modello quanto fatto dall’ex Premier britannica Margaret Thatcher nell’eradicare la violenza degli hooligans dagli stadi britannici, ha invocato che il tifo sia sano in quanto gli stadi devono essere a misura di bambini e famiglie e non una succursale di una piazza di spaccio: “Il tifo deve essere sano perché allo stadio ci vanno bambini e famiglie e non posso vedere che ci si passa droga, che si fuma marjuana oppure che ci sono armi“, le parole del patron azzurro che hanno irritato gli ultras della Curva “A” tanto da provocarne la stizzita reazione.

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