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VACIAGO (DIR. TUTTOSPORT): “NON CREDO LA JUVE RISCHI LA RETROCESSIONE. RICORSO SOLIDO”

Juventus inchiesta Prisma

Il direttore di TuttoSport, Guido Vaciago, è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in onda su TvPlay. Ecco i temi trattati.

Juventus inchiesta Prisma
Giustizia sportiva e quella ordinaria, le mosse della Juventus (TvPlay.it)

“ESCLUDO UN EX CALCIATORE IN SOCIETA'” – Vedremo cosa accadrà nei prossimi due mesi, escludo la presenza di un ex calciatore all’interno della società. Vedi Del Piero, Chiellini e Buffon. Secondo me verrà fatto in un secondo momento. Il prossimo direttore sportivo deve essere in grado di lavorare come ha fatto Giuntoli a Napoli o come Massara al Milan. Il profilo del direttore sportivo potrebbe essere questo”.

“NON CREDO CHE LA JUVE RISCHI LA RETROCESSIONE” – “Io credo che la Juventus non rischi la retrocessione. Io immagino una Juventus, forse senza Europa, ma io credo che ad alcuni calciatori interessi un progetto a lunga scadenza. Dovessero esserci dei danni economici enormi, non sappiamo quanto la Juventus dovrà pagare. Bisogna capire nei conti della Juve quanto l’impatto di questa stagione renderà necessario delle cessioni. Io non credo che i bianconeri si stiano preparando a vendere Vlahovic, ma non ci sono dubbi che l’attaccante abbia molto appeal sul mercato. Rabiot può farne un discorso e potrebbe andare via. Ma potrebbe cambiare idea, magari offrendogli anche la fascia di capitano. Di Maria potrebbe rimanere anche senza la Champions, lui sta bene a Torino e giocare altre gare in Champions, con la sua carriera, non credo gli cambi la vita”.

“JUVE, SORTEGGIO SFORTUNATO” – “Credo che la Juventus abbia avuto un sorteggio sfortunato. Questo tabellone dell’Europa League è molto squilibrato ma è anche il bello di questo tipo di competizione e di questo tipo di format. La Juventus dovrà faticare molto per passare il turno. Lo Sporting ha eliminato l’Arsenal, squadra in testa della Premier. E la Juve soffre le squadre con corsa e con grande intensità di gioco. Se dovesse superare la sfida, i bianconeri si troverebbero il Siviglia o il Manchester United. Questo è un cammino in salita per la finale. Non che sia fuori portata, può farcela, ma ha bisogno dei suoi campioni come Di Maria, Chiesa, Pogba e Milik. Allegri ha bisogno di avere a disposizione tutti i suoi fuoriclasse per poter arrivare fino in fondo in questa competizione”.

“RICORSO DELLA JUVE INTERESSANTE E SOLIDO” – “La Juventus ha fatto un ricorso interessante e solido. Credo che la sentenza Torsello abbia molti punti deboli e penso sia una pessima sentenza. E in questo mi sento in buona compagnia perché questa sentenza è tecnicamente sbagliata. Io non mi auguro niente da questo punto di vista e aspetto che il Collegio decida e poi commenteremo la sua decisione. Questo è un momento brutto per il calcio italiano, anzi, se proprio devo augurarmi qualcosa è che la legge sia uguale per tutti. Noi dobbiamo vigilare, come mass media, sul fatto che le leggi vengano applicate su tutti. Io credo che non tutte le squadre che hanno commesso la violazione con la Juventus siano state condannate. Questa è una disparità di giudizio, molto grave, che salta subito agli occhi. Non mi si venga a dire che questo sia un problema di mancanza di prove. Lancio una riflessione, le plusvalenze, a specchio e fittizie, sono state commesse da molte società italiane in molti casi con un meccanismo altrettanto sistematico. Se pagasse una sola società per me è ingiusto. Devono pagare tutte le società coinvolte”.

“LA JUVENTUS SULLE ORME DEL 2011” – “Non è complicato, anche se restino e resteranno ancora per qualche mese delle incognite. Non è difficile prevedere il progetto tecnico della Juve, che in parte è stato già illustrato. La Juventus adotterà un modello tecnico che può ricordare la Juventus di Agnelli e Marotta del 2011, una squadra nella quale venne valorizzato Marchisio, un prodotto del vivaio. Un club che acquistò Vidal a 11 milioni. Una serie di acquisti che non avevano sballato i conti. Una serie di calciatori che avevano posto le basi per aprire un ciclo, per poi arrivare successivamente alla finale di Champions del 2015. C’è un modello che si può adottare. Oggi abbiamo il Napoli, esempio chiaro e lampante di squadra che può ottenere successi senza appesantire troppo i conti. Se questo Napoli dovesse raggiungere la finale di Champions, mi ricorda la Juventus del 2015. Una squadra che arriva fino in fondo a questa competizione con delle idee e spendendo pochi soldi. Se volete chiamarlo modello Napoli o se volete chiamarlo modello Juve di inizio ciclo, fate voi, ma in sostanza questo sarà il progetto della Juventus. Oggi la Juve può contare su tantissimi giovani e una serie di calciatori che potranno essere di complemento. Il progetto tecnico è tracciato. E se la giustizia sportiva non dovesse lasciare grandi segni e i danni economici non fossero enormi, io credo che la società bianconera possa mantenere la maggior parte delle sue stelle in squadra. Io credo che la Juventus stia gettando le radici psicologiche, emotive e caratteriali per fare una buona stagioni. Ferrero e Scanavino si dedicheranno al funzionamento dell’apparato legale, siccome ci sono ancora battaglie legali da fare, e poi dovranno costruire un apparato tecnico. Cherubini non so se farà parte della società o meno, secondo me la Juventus una ricerca sul direttore sportivo la stia facendo”.

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